Un centro di educazione ambientale nell’ex casermetta di forestale ristrutturata ma non più utilizzata. Legambiente Val Pellice ha messo gli occhi sulla baita della Biava nel Comune di Bobbio Pellice per farne un punto di riferimento dell’attività dei campi di volontariato e con le scuole. Raggiungibile da una pista agro silvo pastorale che parte dalla strada che sale verso Villanova, la struttura si trova nell’inverso della valle. “È situata nel bel mezzo del più grande bosco di abete bianco della Val Pellice, in un luogo, quindi, dal notevole valore naturalistico” spiega Andrea Crocetta per l’associazione. Con il Comune di Bobbio Pellice è stato già fatto un sopralluogo per valutare quali siano gli interventi necessari per adattare l’edificio a questo tipo di utilizzo: “In passato è già stato ristrutturato ma bisognerebbe ancora provvedere al posizionamento di una termocucina, a metterlo in regola per quanto riguarda lo scarico dei fumi, a predisporre un accumulo di acqua sanitaria, un piccolo generatore e dei pannelli fotovoltaici” elenca Crocetta. La spesa stimata dall’associazione e dall’ente si aggira tra i 10.000 e i 15.000 euro e il Comune potrebbe ricavarla dall’avanzo 2023, ma sarà una scelta della prossima Amministrazione.
Intanto Legambiente Val Pellice ha organizzato proprio alla Biava il campo di volontariato di questa estate: “Pernotteremo con le tende all’esterno della baita e ripuliremo il sentiero che da lì permette di raggiungere il colle Fautet e poi ridiscendere all’Alpe la Roussa” annuncia Crocetta. Verrà creato quindi, in questo modo, un nuovo collegamento tra la zona di Villanova e la zona del rifugio Barbara Lowrie.