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Salute | 19 febbraio 2024, 12:56

Esoscheletri e torri dissipative per proteggere l’ospedale di Pinerolo dai terremoti

Consegnato oggi il cantiere finanziato dal Pnrr

Esoscheletri e torri dissipative per proteggere l’ospedale di Pinerolo dai terremoti

Un investimento da oltre 7 milioni di euro per mettere in sicurezza l’ospedale Agnelli di Pinerolo, con i fondi del Pnrr. È stato consegnato oggi il cantiere per il miglioramento antisismico che dovrà chiudersi entro fine 2025, con i collaudi che andranno completati entro primavera 2026.

“I lavori comporteranno evidentemente qualche disagio, in particolare per alcuni servizi di supporto come i parcheggi interni o il servizio mensa per i nostri dipendenti, che a causa del cantiere sull’edificio E avranno per un breve periodo a disposizione uno spazio leggermente ridotto – fa il punto Franca Dall’Occo, direttore generale dell’Asl To3 –. Tuttavia le attività ospedaliere non subiranno né interruzioni né riduzioni, nonostante le opere previste siano importanti. Con i nostri tecnici ed i progettisti abbiamo cercato di ridurre il più possibile l’impatto dell’intervento, che comunque era necessario e restituirà alla cittadinanza un edificio messo in sicurezza con un sistema all’avanguardia”.

I lavori coinvolgeranno il corpo principale D, il corpo E e la sala termica. Il cantiere è stato affidato a Mattioda Pierino & Figli s.p.a. di Cuorgnè (capogruppo), SO.GE.CO s.r.l., Giugliano Costruzioni Metalliche s.r.l. e Palingeo s.p.a., mentre il progetto è della Sertec Engineering Consulting s.r.l. (capogruppo) e Engineering Project & Service S.c.a.r.l. (mandante).

Corpo D

È la parte storica del complesso ospedaliero, dove sono collocate le degenze di area medica. L’intervento prevede la realizzazione di 4 torri dissipative esterne in acciaio, su fondazione in cemento armato su pali. Un modello già applicato in altre realtà come l’ospedale regionale Torrette di Ancona, il presidio ospedaliero di San Vito al Tagliamento (Pordenone) e l'ospedale di Foggia.

Le torri saranno vincolate alla base su un appoggio centrale a cerniera sferica e su dispositivi di dissipazione dell’energia perimetrali, una sorta di giunto sferico con raccordi radiali attivi in tutte le direzioni, progettato per l’assorbimento delle onde.

Per realizzare i pali di fondazione, il cantiere dovrà far spazio alla perforatrice, che scaverà gli alvei per le fondamenta delle torri, con un ingombro finale di 6 m per lato, per un’altezza pari all’edificio, al quale le torri verranno ancorate con giunti orizzontali lungo la facciata e a sottotetto.

Corpo E

 

L’edificio E si sviluppa a destra dell’edificio D, leggermente arretrato rispetto a via Brigata Cagliari. Ospita diversi ambulatori, l’atrio e la sala gessi, il centro donatori e al piano superiore gli uffici della direzione medica di presidio.

Qui verrà realizzato un esoscheletro retto da torri esterne in acciaio, su fondazione in cemento armato con pali, con una soluzione tecnica di tipo tradizionale, più adatta alle dimensioni e alle caratteristiche della struttura e meno impattante dal punto di vista dello scavo a terra.

La centrale termica

 

Anche per l’edificio della centrale termica si provvederà a realizzare un esoscheletro con torri esterne in acciaio su fondazioni in cemento armato con pali.

Redazione

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