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Attualità | 19 giugno 2025, 13:21

Frossasco, il Museo dell’Emigrazione riapre dopo tre anni: nuovi spazi e tecnologie per parlare ai giovani [FOTO E VIDEO]

Un investimento da 133 mila euro. Sarà aperto di sabato e su prenotazione. Assessore Marrone: “Dobbiamo metterlo in condizione di attingere ad altre risorse per aumentare le iniziative e le giornate di apertura”

Il Museo dell’Emigrazione dei Piemontesi nel mondo di Frossasco riapre al pubblico con un nuovo look.  “Dopo quasi tre anni di silenzio le sale tornano a raccontare le fatiche le conquiste e i sogni dei piemontesi che hanno lasciato la loro terra. Si prepara a parlare alle nuove generazioni. È un ponte tra passato e presente, tra Piemonte e il mondo. Oggi più che mai, può aiutarci a guardare il mondo con occhi diversi, può diventare luogo civile non solo culturale” commenta il sindaco Marco Gaido. 

Aperto dal 2006 era in attesa da quasi tre anni di una rinfrescata resa possibile da un importante investimento che gli ha consentito di dotarsi di nuovi strumenti tecnologici interattivi e interni rinnovati. Obiettivo principale parlare alle nuove generazioni.  

“Con Ezio Giai avevamo provato a usare criteri più moderni per rendere quella che è oggi l'idea di emigrazione piemontese nel mondo, diversa da quella di vent’anni fa - spiega il curatore Davide Rossi -. Nel vecchio progetto per esempio gli spunti erano concentrati su ‘800 e ‘900, oggi ne trovate dal Medioevo fino ad oggi. È cambiato anche l'uso degli oggetti, sono gli stessi ma servono a suggerire nuove idee”. 

Dal 2006 al 2023, i Piemontesi nel mondo sono aumentati fino ad arrivare a ben 175 mila.  

“Questo nuovo allestimento servirà ad aiutare le giovani generazioni a ricoprire meglio la storia della nostra emigrazione. Con il monumento di San Pietro e con questo Museo rinnovato ci saranno maggiori possibilità di qualificare e quantificare il patrimonio umano piemontese che costituisce un esemplare di dignitoso Piemonte nel mondo. Un patrimonio da non dimenticare” commenta Michele Colombino, fondatore del Museo e presidente dell’Associazione Piemontesi nel Mondo.  

I lavori di riqualificazione del Museo sono stati finanziati con un contributo pari a 133.000 (50.000 euro dalla Regione, 50.000 euro dal Fondo Unico Nazionale per il Turismo, 23.000 euro dal comune di Frossasco e 10.000 euro da fonti private quali Lions e Fondazione Crt). Per ora resterà aperto solo di sabato o su prenotazione. 

“Dobbiamo mettere il museo in condizione di attingere ad altre risorse parallele al contributo regionale in modo che possano aumentare le iniziative ma anche le giornate di apertura” dichiara l’assessore Maurizio Marrone. 

“Dovremo trovare più personale, ma in base all’affluenza del pubblico ci organizzeremo. L’annuncio dell’assessore Marrone ci consentirebbe di avere più personale e quindi più spazio per aprire il museo in altre giornate fisse” aggiunge Ugo Bertello, presidente del Comitato di gestione del Museo. 

Chiara Gallo

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