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Attualità | 07 maggio 2023, 17:27

Ancora calcio e razzismo: dopo il caso-Lukaku, stavolta Vlahovic finisce nel mirino a Bergamo

L'attaccante serbo della Juventus è stato oggetto di cori da parte dei tifosi dell'Atalanta che gli davano dello "zingaro". E la polemica si riaccende

Dusan Vlahovic dopo il gol

Dopo il caso Lukaku, un nuovo caso di razzismo coinvolge la Juventus: a finire nel mirino, Vlahovic (nella foto, il post della Juventus sul profilo Facebook)

E adesso tocca a Vlahovic. Si sono appena spente le polemiche sul caso-Lukaku dopo Juventus-Inter di coppa Italia (espulso all'Allianz Stadium di Torino dopo aver reagito ad alcuni cori razzisti, con alcuni tifosi bianconeri colpiti poi da daspo) che subito la Vecchia Signora si ritrova al centro di un nuovo caso di razzismo nel calcio.

Stavolta tocca a Vlahovic

Questa volta è un suo giocatore a finire nel mirino della tifoseria avversaria. I cori che gli hanno dato dello "zingaro" hanno accompagnato l'ultima parte della gara di Begamo, contro l'Atalanta. Una vittoria esterna per 0-2, dove il serbo ha siglato il raddoppio. E in quel momento i cori si sono fatti ancora più forti, fino a portare a un'esultanza polemica della punta, che si è pure visto sventolare un cartellino giallo sotto il naso dall'arbitro Doveri.

Lo stesso Doveri, in precedenza, aveva sospeso il gioco per circa un minuto e lo speaker aveva annunciato che il gioco avrebbe potuto essere "sospeso ed eventualmente interrotto" qualora tali cori fossero proseguiti. Il match è ripreso, fino appunto al 2-0 e al fischio finale. A quel punto sono ripresi i cori della curva, con il giocatore bianconero che con le braccia faceva segno di continuare ai tifosi. Un gesto che gli è costato l'ammonizione. Proprio come Lukaku durante la semifinale di coppa Italia.

"Neri, bianchi o gialli, purtroppo cori del genere si ripetono", ha commentato il tecnico della Juve, Massimiliano Allegri. "In campo dobbiamo ignorarli: ho detto ai ragazzi di mantenere la calma in situazioni del genere. Ma poi, finita la partita, chi di dovere deve intervenire e sanzionare".

Le parole di Gasperini

Il belga, espulso per somma di ammonizioni, era poi stato "graziato" dalla Federcalcio proprio per le attenuanti legate alla matrice razzista dei cori ricevuti. E sui social già impazza la polemica su quel che accadrà questa volta.
Intanto, negli spogliatoi, non sono mancati i commenti: "Il razzismo è gravissimo e va combattuto ma, secondo me, in questo caso si tratta piuttosto di maleducazione. E' rivolto a un singolo. Il razzismo è una cosa più seria", ha cercato di precisare l'allenatore dell'Atalanta, Gian Piero Gasperini.  "Se parlate di razzismo siete completamente fuori strada - ha aggiunto Gasperini a Dazn -. Noi abbiamo Pasalic, Djmsiti, in passato Ilicic: avrebbero dovuto fare cori anche a loro. Condanno qualsiasi gesto di maleducazione, ma è come il coro "figlio di p.." o i "buu" anche se nella propria squadra hai giocatori di colore".

Il precedente: daspo per 171

L'episodio della coppa Italia, a Torino, aveva poi avuto una coda di provvedimenti nei confronti dei tifosi. Grazie alle riprese effettuate dalle telecamere di sicurezza dello stadio della Juventus, infatti, la Polizia ha potuto identificare 171 persone che si erano rese responsabili dei cori razzisti nei confronti di Lukaku. Nei loro confronti è poi scattato il daspo.

Massimiliano Sciullo

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