Quello tra Piemonte e Ucraina non è un mercato particolarmente "centrale" nelle rotte dei commerci della nostra regione. Ma con l'esplosione della guerra nello Stato di Kiev si calcola che sul piatto della bilancia si trovino vendite per circa 156 milioni di euro. Lo dicono i numeri fonte Unioncamere Piemonte.
Soprattutto alimentari e bevande vanno verso Kiev
Secondo i dati di Unioncamere Piemonte, in particolare, le voci più rappresentative riguardano prodotti alimentari, bevande e tabacco (per un valore di poco inferiore a 66 milioni di euro, pari al 42,6% e in crescita di quasi il 20% sul 2019). Pesano invece per il 18% macchinari e apparecchi (per poco più di 28 milioni). Sul terzo gradino ci sono le sostanze chimiche: 8,2% per 12,7 milioni di euro. Proporzioni grossomodo confermati anche nei primi 9 mesi del 2021, quando il valore delle esportazioni è stato di 146 milioni di euro, in crescita del 36,8% rispetto ai primi nove mesi del 2020.
Un import in calo e decisamente limitato
Volumi decisamente minori sul fronte delle importazioni, pari nel 2020 a circa 32 milioni di euro, mentre nei primi nove mesi del 2021 si è arrivati a 25 milioni. Una cifra peraltro in calo rispetto ai primi nove mesi del 2020 e del 2019, quando i valori si erano attestati rispettivamente a 26 e 41 milioni.