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Attualità | 22 febbraio 2022, 20:07

Medaglie e ricordi: “Pechino è stata un’emozione grande”

La testimonianza di Gian Piero Clement, uno dei pinerolesi che ha portato il curling in città

Medaglie e ricordi: “Pechino è stata un’emozione grande”

Due medaglie d’oro al collo nel doppio misto, ma anche l’amaro in bocca per una nazionale maschile che è partita zoppicando, compromettendo la qualificazione alle semifinali. Alle ultime Olimpiadi di Pechino il curling è tornato a far parlare di sé e c’è chi ha riaperto il cassetto dei ricordi.

Gian Piero Clement era assessore quando si è deciso di portare le ‘bocce sul ghiaccio’ a Pinerolo per i giochi invernali di Torino 2006. “È stata una grande emozione seguire le gare e vedere il trionfo di Mosaner e Constantini. Ho contribuito a portare questo sport in città e con il tempo ne sono diventato un appassionato” rivela.

All’inizio degli anni 2000, Clement era assessore allo sport nella Giunta di Alberto Barbero e con lui ha seguito l’organizzazione dell’appuntamento olimpico: “La storia del curling a Pinerolo è iniziata grazie a dei ‘no’. Il dossier prevedeva delle gare di qualificazione di hockey su ghiaccio femminile. A noi all’inizio andava bene, perché era uno sport seguito nel Pinerolese – ricorda Clement –. La prospettiva di dover ospitare uno stadio del ghiaccio da 4 mila posti però non ci convinceva: abbiamo iniziato a chiederci cosa ne avremmo fatto dopo”. Il Toroc (Comitato per l'Organizzazione dei XX Giochi Olimpici Invernali) sembrava irremovibile, sulla scelta dell’hockey, ma pian piano si è fatta largo un’altra ipotesi.

“Su invito di Eros Gonin è venuto a Pinerolo Franco Zumofen, responsabile del curling in Federazione. Ci aveva prospettato l’ipotesi di portare questo sport a Pinerolo, perché sarebbe stata una piazza più adatta di Torino – racconta Clement –. La prospettiva ci interessava, anche se l’opinione pubblica era contraria e ci ridevano dietro”.

Nel febbraio del 2002 a Pinerolo arriva anche Roy Sinclair, presidente della Federazione internazionale di curling, che temeva che questo sport a Torino “si sarebbe perso”. Da qui parte un pressing sul Toroc che porta al cambio di programma.

La Giunta pinerolese si muove quindi per capire cosa vuol dire ospitare tornei di curling: a gennaio del 2003 una delegazione va a Claut in Friuli Venezia Giulia, per le Universiadi, mentre nel dicembre dello stesso anno la meta è Courmayeur, per gli Europei.

“Durante questo percorso arriva un altro ‘no’ che diciamo all’organizzazione: respingiamo l’idea di una tensostruttura vicino al palazzetto del ghiaccio: sarebbe costata 700mila euro per due mesi – conclude Clement –. Spingiamo quindi per una struttura che rimanga e, con una spesa di poco superiore, viene realizzato il palazzetto per gli allenamenti, che oggi è il Palacurling, ed è stata la prima struttura olimpica ad essere inaugurata: era il 30 ottobre del 2004”.  

Marco Bertello

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