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Politica | 19 febbraio 2021, 12:35

Restagno (Pinerolo Rinasce) alla vigilia dell’incontro con il Pd: “La Città ha bisogno di progetti non di casacche politiche”

Domani il gruppo presenterà il simbolo e la candidatura di Roberto Prinzio

Claudio Restagno

Claudio Restagno

Pinerolo Rinasce domani presenterà il suo simbolo e Roberto Prinzio annuncerà la sua disponibilità a fare il candidato sindaco. Lunedì invece dovrebbe tenersi un incontro con il Pd, che promette scintille, dopo l’evoluzione delle ultime settimane.

Pinerolo Rinasce è uno schieramento civico-politico che ha come riferimento l’ex sindaco di Villar Perosa e ha il sostegno di Italia Viva, Azione e Rete bianca.

Domani mattina ai giornalisti verrà presentato il simbolo della lista e Prinzio solleverà il velo su una sua candidatura, di cui si parla da tempo.

Lo schieramento, però, è in movimento per cercare alleanze in vista delle elezioni comunali di quest'anno e sta parlando con centrosinistra e centrodestra. Il dialogo con il Pd è affidato a Claudio Restagno, ex sindaco di Vigone, e la strada pare in salita.

Un incontro si era già tenuto un paio di settimane fa, e poco dopo Pinerolo Rinasce aveva appreso a sorpresa del lancio della candidatura di Silvia Lorenzino, da parte del Partito democratico. Una mossa che ha fatto storcere il naso al gruppo: “Con il Pd dovremmo vederci lunedì e spiegherò che Pinerolo ha bisogno di progetti non di casacche politiche. Noi non faremo i gregari, abbiamo un nostro progetto politico e vogliamo discutere in maniera paritaria di quello, con chi è disposto a farlo” mette dei paletti Restagno. “I problemi di Pinerolo non sono il candidato sindaco, ma infrastrutture come la banda larga e la fibra, la medicina territoriale, la tutela dell’ambiente, il lavoro e la creazione di un’area industriale di territorio, per elencarne solo alcuni – conclude Restagno –. Per questo motivo parleremo con tutti e tireremo le nostre conclusioni, non sulla base di schieramenti, ma di contenuti e progetti. Negli ultimi 15 anni Pinerolo ha avuto due sindaci impallinati dallo stesso partito (Covato e Buttiero, esponenti del Pd, ndr) e nell’ultimo quinquennio una Giunta condizionata da un solo movimento. Oggi tutto questo non si può più accettare”.

Marco Bertello

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