Nel Pinerolese ci sono bar dove il mazzo di carte è di casa quanto il bancone. Chi passa davanti alle vetrine nelle ore tranquille del pomeriggio vede spesso tavoli occupati da partite che sembrano non avere mai davvero un inizio e una fine: si riprendono là dove si erano interrotte il giorno prima, con gli stessi partecipanti, le stesse battute e forse persino le stesse discussioni sul punteggio.
Briscola, scopa, pinnacola, ramino: ogni paese difende il proprio “gioco di riferimento”, trasformandolo, nel tempo, in un piccolo segno di identità. Le regole, spesso, vengono tramandate oralmente, con varianti che cambiano da un circolo all’altro. Sedersi al tavolo significa condividere un momento di leggerezza, commentare le notizie locali, raccontare aneddoti legati alla zona, programmare la prossima sagra o il prossimo pranzo insieme.
Negli ultimi anni, accanto a queste scene tradizionali, se ne è aggiunta un’altra. Chi ama le carte ha iniziato a utilizzare, in misura crescente, le versioni digitali dei giochi preferiti. Laptop e smartphone hanno portato nel salotto di casa la possibilità di sfidare persone lontane o di cimentarsi con modalità che, in un bar, sarebbero difficili da organizzare.
Il blackjack è uno degli esempi più citati da chi ha fatto questo passaggio. È un gioco di carte che si basa su una meccanica immediata – cercare di avvicinarsi il più possibile al valore di 21 – e che, nell’immaginario di tanti, è legato tanto alle sale reali quanto alle versioni virtuali. Online viene proposto in ambienti dedicati, come NetBet.it, dove è possibile trovare diverse varianti e interfacce studiate per dispositivi differenti.
Questa evoluzione non ha sostituito il tavolo del bar, ma ha ampliato il ventaglio di possibilità. C’è chi continua a preferire il contatto diretto, le carte consumate dall’uso e il rumore del mazzo sul tavolo di legno; altri alternano serate in presenza a partite online, soprattutto quando gli impegni rendono complicato incontrarsi di persona. In qualche caso, le due dimensioni si intrecciano: le chiacchiere su una mano particolarmente riuscita, giocata la sera prima sul computer, diventano argomento di conversazione al bar la mattina successiva.
Anche il territorio si è adattato a questo cambiamento. Alcuni locali hanno installato connessioni più stabili, non solo per chi lavora con il portatile davanti a un caffè, ma anche per favorire momenti di intrattenimento digitale condiviso, ad esempio seguendo eventi in streaming. Le borgate di montagna e le frazioni stanno via via migliorando la qualità del segnale, riducendo le zone in cui collegarsi era, fino a poco tempo fa, un’impresa.
Nel Pinerolese, insomma, il gioco di carte rimane un tratto riconoscibile del tempo libero, ma il modo di praticarlo si è diversificato. Il mazzo fisico convive con l’interfaccia grafica sullo schermo, le partite al bar con quelle online. Cambiano gli strumenti, non cambia l’idea di fondo: ritagliarsi qualche mano per staccare dalla routine, che si tratti di una briscola in piazza o di una partita di blackjack davanti al computer, con le montagne sullo sfondo intraviste dalla finestra.
Informazioni fornite in modo indipendente da un nostro partner nell’ambito di un accordo commerciale tra le parti. Contenuti riservati a un pubblico maggiorenne.














