Per più di 30 anni è stato il custode dei rifugi antiaerei di via Roma a Perosa Argentina, dove i residenti si rifugiavano dai bombardamenti nella Seconda guerra mondiale. Ora Italo Bernardi, 87 anni, ha dovuto fermarsi per problemi di salute e si è riacceso quell’interrogativo che lo preoccupava già quasi 3 anni fa: “Quando io non me la sentirò più, chi si occuperà di tenere viva la memoria?”.
Dalla scorsa estate era affiancato da due membri della Pro loco, le cugine Stefania Deschino e Giulia Nocerino, ma ora che lui non può più prendersi cura di quel luogo storico del paese, l’interrogativo si riaccende.
Il direttivo della Pro loco sta provvedendo a una riorganizzazione della gestione di quegli spazi, che al momento sono fermi anche sui social network, dove non è più in funzione la pagina che aggiornava sulle aperture e gli allestimenti: “Da qualche mese Bernardi non può più occuparsi dei rifugi, Deschino e Nocerino rimangono, ma serve un supporto in più. Ci incontreremo domani per capire come procedere, definire una soluzione e in quali orari garantire l’apertura”, anticipa il presidente Alex Charrier.
Nel frattempo si sta provvedendo a delle attività di riordino e pulizia, in collaborazione con il Comune, la cui conclusione è prevista entro il mese di novembre.














