Con ben 37 chiese, Villafranca Piemonte ha una rilevanza storico-artistica non indifferente che abbraccia quasi 1.000 anni di storia. I Volontari d’Arte accompagnano i visitatori alla scoperta di questi siti, organizzando giornate a tema e con diversi progetti per il futuro.
“Ufficialmente il gruppo è stato strutturato l’autunno scorso, a fine 2024 – riporta il referente Luigi Capello –. Prima era una squadra di tante persone e tante figure, di cui hanno sempre fatto parte parrocchia, Comune e pro loco, senza una vera e propria programmazione”.
Non sono guide turistiche o accompagnatori, per questo amano chiamarsi ‘Volontari d’Arte’. L’idea di organizzare meglio questo gruppo risale alla creazione di un gioco per diffondere la conoscenza storica e artistica del paese. Il progetto è partito nel 2015 ed è stato concretizzato nel 2020, diventando un Monopoli villafranchese, realizzato in 10.000 esemplari ancora oggi in distribuzione: “Ci siamo appoggiati all’associazione Guarino Guarini per l’arte cristiana, che fa riferimento alla Diocesi di Torino, nostra diocesi di competenza. Ci hanno dato una grossissima mano nella nascita di questo gruppo, facendo leva sull’importanza della nostra appartenenza di Villafranca al circuito ‘Chiese a porte aperte’, che consente tramite l’apposita app di visitare e di poter ascoltare una narrazione storica e artistica del luogo”.
La squadra è ora operativa al cento per cento e ne fanno parte circa 60 volontari, che vanno dai giovani dell’oratorio delle scuole superiori fino ai 90 anni. Ci sono figure diverse, da architetti o gente esperta che accompagna i gruppi da anni ai giovani che stanno incominciando un cammino: “È molto bello questo dialogo tra le diverse realtà, arrivano anche operatori da paesi vicini. Un gruppo in espansione”.
Le iniziative
I Volontari d’Arte si sono già occupati dell’organizzazione di numerose iniziative: la ‘Mangia, cammina e pedala’, le giornate di apertura insieme a quelle ufficiali del Fai e quelle a tema. Tra marzo e maggio 2025 è stato infatti proposto il ciclo ‘Arte a porte aperte’, tre occasioni per andare alla scoperta rispettivamente di Borgo Soave, delle tre Confraternite e delle due parrocchie del centro storico. “In questi primi tre esperimenti abbiamo avuto la presenza di quasi 100 persone ogni apertura, poi siamo arrivati alla ‘Mangia, cammina e pedala’ dove erano 250. Il pubblico che viene in visita è di due tipologie, pubblico locale incuriosito e pubblico da fuori regione, ad esempio da Verona, Vicenza, Sanremo attirato dal nostro vasto patrimonio, che abbraccia edifici costruiti dal 1100 al 1970”, aggiunge Capello.
Fondamentale la collaborazione con Comune e Parrocchia, a cui si aggiungono associazioni e gruppi del paese, tra cui la pro loco, per aiutare nella diffusione di informazioni e nella promozione degli eventi. Gli esercizi del paese danno il loro contributo con pranzi convenzionati e noleggio bici convenzionato a costi ridotti.
Nell’impegno dell’associazione c’è spazio anche per il corso di formazione gratuito per i nuovi volontari, con 3 o 4 incontri l’anno, focalizzati sulla formazione storico-artistica, sull’inclusività delle persone con disabilità e sull’approccio con il turista. Sono gestiti nel Salone Parrocchiale con dei formatori esterni.
A questo si aggiungono altri progetti in divenire: “Il coinvolgimento di altri siti nel sistema di ‘Chiese a porte aperte’, la realizzazione di alcune brochure da portare in ogni sito e il coinvolgimento dei palazzi nobiliari storici che a Villafranca, oltre alle chiese, sono almeno una ventina. Sono privati, ma molti dei proprietari di questi immobili hanno già dato disponibilità per completare le nostre visite con quelle alle loro porzioni di palazzi”. Si sta inoltre puntando alla riedizione di un libro della storia di Villafranca, progettato e stampato dal professor Grande negli anni ’50 con contenuti precisissimi.
I Volontari d’Arte hanno pensato di crearne una versione più snella, cartacea e online, che consenta alla gente di visitare il paese con del materiale informativo in mano.
Il lavoro di squadra ha infine portato al restauro della Cappellina di San Grato, di proprietà del Comune in convenzione con la parrocchia: “Stiamo finendo i lavori. Diventerà la sede del gruppo e sarà un edificio sempre aperto, che permetterà alla gente in visita lungo la pista ciclabile di entrare, prendere gratuitamente dei materiali informativi, su dove dormire, dove mangiare e cosa visitare e avere dei contatti di riferimento. In modo che possano muoversi in parte autonomamente”.