Un gruppo di insegnanti e genitori contesta la mancata informazione sulla chiusura del plesso di San Giovanni, che raggruppa elementari e materna, e chiede di investire sulla ristrutturazione della scuola. Sono in 45 ad aver firmato una lettera (allegata all’articolo) in cui attaccano dirigenza scolastica e Comune di Luserna San Giovanni. La decisione di chiudere la scuola è stata annunciata il 3 luglio in una conferenza dal sindaco Duilio Canale, affiancato dagli assessori Enrico Delmirani e Marco Revel.
Il complesso non è adeguato dal punto di vista sismico e una relazione del responsabile della sicurezza, datata 13 giugno, ha spinto nella direzione della chiusura.
“Nonostante il vociferare, nessuno si è preso la briga di informare gli insegnanti del plesso e le famiglie – contestano i firmatari della lettera –. La realtà dei fatti è che l’Amministrazione comunale e la dirigenza hanno preferito scegliere la modalità più semplice, quella che del resto viene utilizzata generalmente nel mondo della politica, cioè prendere provvedimenti impopolari durante l’estate, quando l’utenza è in vacanza e non ha modo di esprimere il proprio dissenso”. Un affondo a cui replica il dirigente scolastico Danilo Chiabrando: “Non c’è nulla da nascondere. La decisione andava comunicata in forma ufficiale. Lo faremo nel Consiglio di Istituto di stasera alle 19. Avremo dovuto farlo in quello di fine giugno, che è stato rinviato – argomenta –. Dopo la relazione del responsabile della sicurezza, ci siamo confrontati con il Comune e abbiamo valutato la situazione”.
Anche il Comune ribadisce di aver fatto i passi corretti: “Abbiamo informato la scuola della scelta” sottolinea Enrico Delmirani, assessore all’Istruzione. I firmatari della lettera chiedono anche di abbandonare l’idea di un polo 0-6 anni e di aprire un confronto a settembre per arrivare a una ristrutturazione del plesso: “Con il calo demografico, a oggi, ci sono solo 6 iscritti alla prima elementare e la classe non ci è stata concessa dall’Ufficio scolastico regionale – ribatte Delmirani –. Secondo noi, ora, è importante dare un’assistenza alle famiglie che hanno bambini piccoli, non solo una formazione ai loro figli. Per questo motivo vogliamo confrontarci con insegnanti, genitori e operatori dell’infanzia del territorio per stendere un progetto condiviso. A partire da questo, calcoleremo le risorse che serviranno per recuperare il plesso e dargli una nuova veste”.
La questione della chiusura finirà anche sui banchi del Consiglio comunale mercoledì 12, con un’interrogazione della minoranza.