Il futuro del Palaghiaccio di Torre Pellice è da scrivere dopo il 31 dicembre. Ma l’Unione montana del Pinerolese vuole confermare il sistema attuale di gestione, che dipende però da un ingente contributo regionale da rinegoziare.
Nel 2022 si è occupato il Comune di Torre di tenere aperta e funzionante la struttura e così sarà anche per quest’anno, ma “la concessione dell’Unione (proprietaria della struttura, ndr) scade a fine anno” osserva il sindaco torrese Marco Cogno.
Cosa succederà dal primo gennaio 2024? “La nostra intenzione è continuare con la gestione del Comune di Torre, perché l’Unione non è strutturata per occuparsene – anticipa il presidente Duilio Canale –. Apriremo un confronto con la Regione per ottenere nuovamente il contributo annuale”. Per il 2022 sono stati destinati 350.000 euro (ancora da incassare) e per quest’anno 300.000. Soldi indispensabili, se si scorrono i conti della struttura, approvati dalla Giunta torrese: “Il costo è stato di 474.000 euro, con 94.000 euro di incassi” dettaglia Cogno. Il gruzzolo assegnato dalla Regione ha quindi avuto un peso determinante per contenere il passivo, che è stato di 65.000 euro, perché l’Unione si è trattenuta una somma superiore ai 35.000 euro per spese come l’assicurazione. “A questo importo, però, va ancora sottratto qualcosa, perché lo Stato ha assegnato al nostro Comune 130.000 euro per sostenere l’aumento dei costi dell’energia elettrica” sottolinea Cogno. Le bollette del Palaghiaccio sono pressoché raddoppiate, ma “abbiamo monitorato settimana per settimana l’andamento, controllando i numeri dei contatori per regolare l’uso dell’elettricità, così come del riscaldamento, e contenere le spese”.