"L'arrivo dei profughi da Ucraina non creerà problemi o rischi per una nuova diffusione del Covid. Abbiamo protocolli e operatività quotidiane molto consolidate. A meno che non si tratti di 300mila persone in due giorni, abbiamo la facoltà di poter fare lo screening a tutti coloro che arrivano dall'estero senza avere una patente vaccinale o un tampone già fatto. Quindi cinque giorni di quarantena e tampone". Così Giovanni Di Perri, direttore di Infettivologia all'Amedeo di Savoia, sulle notizie di estrema attualità geopolitica oltre che sanitaria.
"Non ci sono rischi particolari - prosegue - ora vedremo i numeri, nessuno ancora lo sa e nessuno è un indovino. Non so quanti raggiungeranno l'Italia, ma magari molti arriveranno dopo un periodo intermedio in altri Paesi dove possono essersi già testati. Penso a Romania, Austria e non solo".