“È come il primo giorno di scuola. C’è emozione e voglia di fare bene”. È raggiante Fausto Sanmartino, amministratore delegato della Nuova 13 Laghi che gestisce gli impianti sciistici di Prali in Val Germanasca. Lo scorso anno l’emergenza Covid non ha permesso il ritorno in pista, anche se Prali ci ha sperato fino all’ultimo, e anche la politica locale ha fatto sentire la sua voce, senza successo. Il piccolo comprensorio, infatti, è uno dei primi a partire e, se le condizioni lo permettono, è l’ultimo a chiudere: si scia sino in primavera.
La nevicata di inizio settimana ha dato l’impulso giusto per partire: “A quota 2.500 è caduto un metro e mezzo di neve, che poi si è assestata e da martedì mattina abbiamo iniziato a lavorare intensamente per farcela per il fine settimana”.
Domani sarà la prima giornata di apertura al pubblico dopo un anno e mezzo, con orario 8,30-16: “Non è la stessa cosa vedere i bimbi giocare nella neve e vedere solo gli sci club e gli atleti in pista. Domani sarà emozionante rivedere i visitatori”. La voglia di neve e di discese c’è. Ancora più che in passato.
Le caratteristiche dell’impianto di Prali permettono di accedere anche se non si ha il green pass e la capienza è del 100%. È solo obbligatoria la mascherina dove si crea assembramento, come in coda, oppure all’imbarco e allo sbarco dagli impianti di risalita, perché si ha a che fare con degli operatori.
Domani si parte con le piste in altura, ma il prossimo fine settimana, c’è la volontà di ampliare l’offerta: “Se le condizioni meteo ci aiuteranno, metteremo in funzione almeno una delle due piste che raggiunge il paese”. Mentre dal 4 dicembre la Prali Ski Area funzionerà a pieno ritmo, tutti i giorni.