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Economia e lavoro | 28 luglio 2021, 13:04

Si allungano i tempi dell’iter per la riapertura dell’Ex Annovati di Frossasco

Intanto il Comune annuncia di non voler aprire agli inceneritori nelle aree produttive, mentre la Kastamonu minaccia denunce “per chi dice falsità, creando allarme”

Kastamonu dall’alto

Kastamonu dall’alto

Si allungano i tempi per conoscere se e come verrà riaperta l’ex Annovati di via Piscina 2-6 a Frossasco. La Città metropolitana ha concesso una proroga alla Kastamonu per fornire documenti integrativi. Nel frattempo il Comune ha annunciato che non cambierà le norme tecniche di attuazione del Piano regolatore sugli impianti di incenerimento e stasera il gruppo Frossasco Ambiente terrà un incontro informativo alle 21 al Laghetto Grà di via della Grà a Frossasco.
Dal canto suo l’azienda è pronta anche ad azioni legali: “Ne abbiamo sentite di ogni e siamo pronti a passare le carte in mano ai nostri legali per denunciare per procurato allarme chi divulga falsità” è la posizione dura annunciata da Luca Barboni, responsabile sicurezza e ambiente di Kastamonu Italia.

È lui il volto sul territorio che sta seguendo la partita della riapertura e dell’ampliamento dell’impianto su cui la minoranza di Frossasco, gli ambientalisti e parte del mondo agricolo hanno sollevato numerose perplessità.

A far discutere in particolar modo è l’Energy Plant da 25 MW, che servirà per bruciare i materiali di scarto e il polverino, che Kastamonu presenta come una caldaia. Un impianto che desta preoccupazione anche nei paesi vicini come Cumiana.

Su questo punto, la minoranza di Vivere Frossasco ha segnalato come, secondo lei, per rendere possibile la sua costruzione, Frossasco deve modificare le norme tecniche di attuazione perché vietano la realizzazione di impianti simili nelle aree produttive. Il Comune ha assicurato, con un comunicato diffuso ieri, di non voler mettere mano al comma 5 dell’articolo 26 del Prgc, dove compare il divieto.
Una notizia che il sindaco di Cumiana Roberto Costelli ha appreso con favore: “Ne consegue che il progetto di Kastamonu va rivisto ampiamente e dovrebbe essere del tutto scongiurata l'ipotesi dell'inceneritore a pochi chilometri da Cumiana”.

La multinazionale turca, però, aspetta la pronuncia della conferenza dei servizi, che deve autorizzare o meno il progetto presentato ad aprile. E i tempi sono comunque lunghi: a giugno era stata concesso un termine di 30 giorni per la consegna di documenti integrativi, scadenza che è stata prorogata di altri 120 giorni.

Marco Bertello

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