(Adnkronos) - "Tutte le campagne vaccinali vanno promosse attivamente per funzionare", per cui "se si fa soltanto un'offerta passiva, cioè si aspetta che i cittadini si vaccinino, i risultati sono scarsi. Se invece si vuole effettivamente proteggere la popolazione, soprattutto quella più fragile, e scongiurare e le morti evitabili - che sicuramente ci sono già state, ci sono e ci saranno - è chiaro che serve essere proattivi e, soprattutto, muoversi per tempo. Le campagne vaccinali vanno fatte a ottobre". Così Walter Ricciardi, docente di Igiene all'università Cattolica di Roma, dopo la presentazione al ministero della Salute dello spot Rai, con testimonial Carlo Conti, dedicato alla campagna di vaccinazione contro l'influenza.
Per Ricciardi "ci vuole una 'attività': bisogna vaccinare le persone nei posti dove vivono, dove lavorano, dove risiedono, non aspettare altrimenti i risultati non ci sono. Va attivato un sistema articolato che naturalmente è basato sui medici di famiglia, ma non solo", precisa l'esperto evidenziando che una campagna attiva "andava iniziata a ottobre, quando si cominciava a vaccinare. Ovviamente non è mai troppo tardi per vaccinarsi, però è chiaro che ora molte persone si sono già ammalate, con tutti i rischi del caso".











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