La cultura attuale non è solo musica classica e conduzione d’orchestra, ben esplicitate anche dalla Rai, che valorizza entrambe le dimensioni: musica e grandi programmi di intrattenimento. La citazione dell’intelligenza artificiale in un format popolare come “L’Eredità” conferma che la nuova tecnologia sta diventando parte attiva della cultura e della società.
Che l’IA sia passata nel giro di pochi anni da elemento di nicchia a fenomeno che fa parte della narrazione di massa è un dato di fatto. Ciò è dovuto non soltanto alla diffusione di ChatGPT presso ampie fasce della popolazione ma alla sua attualizzazione in diversi ambiti del digitale: dai social ai motori di ricerca.
Il popolare game show di RaiUno, disponibile anche sulla piattaforma streaming RaiPlay, vero fiore all’occhiello della tv di Stato negli ultimi anni, si fa ancora una volta specchio della società.
L’IA ha fatto la sua comparsa più volte nel programma, motivo per cui la domanda è più che lecita: tornerà alla ribalta nella prossima stagione al via il 6 ottobre 2025?
Quando si è parlato di intelligenza artificiale nel game show di RaiUno?
“L’Eredità” è tra i programmi più longevi di RaiUno. Va in onda dal 2002 e a oggi sono state registrate più di 4400 puntate: un dato che rende lo show il più longevo della televisione italiana.
Tra i suoi autori figura anche Armando Vertorano, la mente dietro al momento più atteso del programma – “La ghigliottina” – il quale ha dichiarato di aver tagliato la testa all’IA. Vertorano, che di professione si definisce domandiere, ha dichiarato di portare l’attenzione sulla realtà, quella vera, da scoprire attraverso il “fare domande”.
Detto ciò, l’intelligenza artificiale è comparsa eccome nel popolare programma RAI, in particolare in una puntata trasmessa il 1° gennaio 2021. La domanda interessava l’anno in cui una macchina avrebbe passato il test di Turing, ponendosi esattamente come un essere umano. Ciò è avvenuto nel 2014, fungendo da precursore all’AI.
Andando oltre le domande che hanno visto al centro l’intelligenza artificiale, una cosa è certa. I concorrenti non possono rispondere utilizzando i software di AI: devono fare affidamento sulla propria mente, motivo per cui lo show non ha perso il fascino dei primi anni.
Verso la nuova edizione de “L’Eredità”
La stagione 2025-2026 vede ancora una volta Marco Liorni al timone del programma, ai nastri di partenza il prossimo 6 ottobre alle ore 18.45.
Liorni è, grazie anche al popolare game show, uno dei volti più apprezzati della televisione italiana. La sua conduzione ha uno stile classico, leggero e autorevole al contempo, con un ritmo capace di mantenere sempre alta l’attenzione del pubblico e un garbo che conquista trasversalmente più fasce d’età.
Molto del successo de “L’Eredità” dipende comunque moltissimo dai suoi autori. Sapranno trovare domande capaci di superare l’intelligenza artificiale?
L’intrattenimento alla luce delle nuove tecnologie digitali
La narrazione sull’intelligenza artificiale in programmi come “L’Eredità” dimostra che la televisione sta cambiando pelle: da semplice intrattenimento a laboratorio di sperimentazione, in cui il pubblico risulta parte attiva.
Una trasformazione che non riguarda soltanto le soluzioni di stampo tradizionale, ma che si estende anche al digitale. Un esempio è crazy time live, un format di slot online che fonde la logica del game show con l’interattività del web, trasformando il gioco in un vero e proprio spettacolo live.
La narrazione, ieri affidata alle piazze o ai libri, oggi trova quindi nuove strade: esperienze ibride che uniscono cultura, tecnologia e partecipazione collettiva.
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