Da questa mattina, lunedì 7 luglio, il Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera San Luigi Gonzaga di Orbassano ha attivato un Servizio di vigilanza armata, al fine di prevenire eventi di aggressione e garantire maggiore sicurezza per tutti.
La Direzione Aziendale ha implementato un presidio di vigilanza armata, attivo 7 giorni su 7 per 24 ore, fisso presso i locali del Pronto Soccorso e con una particolare attenzione anche verso il Reparto di Psichiatria. Inoltre in DEA continuerà ad essere presente anche il servizio già attivo di vigilanza.
“Con questa importante azione, anche il San Luigi si dota di un servizio a salvaguardia dell’incolumità dei molti professionisti che quotidianamente sono impegnati per la cura e l’assistenza dei pazienti. Queste iniziative, affiancate alle nuove norme messe in campo dal Governo Meloni che prevedono il carcere per chi si rende protagonista di criminali aggressioni agli operatori sanitari, devono essere da monito per chi si approccia con la sanità pubblica. Un plauso, quindi, alla direzione, con la speranza che sia da esempio anche per le altre Aziende Sanitarie piemontesi; aziende che, grazie anche alla manifestazione di interesse aperta da Azienda Zero, potranno avere a disposizione in futuro soluzioni innovative proprio nell’ambito della sicurezza” sottolinea Federico Riboldi, assessore alla Sanità della Regione Piemonte.
“La sicurezza dei nostri operatori e dei pazienti che afferiscono alle strutture aziendali è una priorità assoluta, continueremo a collaborare con tutte le istituzioni e le forze dell’ordine per prevenire ogni forma di violenza” dichiara Davide Minniti, Direttore Generale dell’Azienda.
“Prevenire gli atti di violenza e le aggressioni verso il personale sanitario è un'azione indispensabile di tutela per i nostri operatori e utenti, sottolinea Salvatore Di Gioia, Direttore Sanitario – che conferma il nostro impegno costante per creare ambienti di lavoro in condizioni di sicurezza".
“Ringrazio la Direzione per l’attenzione che pone verso il personale che opera in prima linea in emergenza, anche in linea con le indicazioni regionali – afferma Adriana Boccuzzi, Direttore della Medicina di Emergenza-Urgenza e segretario regionale SIMEU – avere qualcuno che si occupa della sicurezza dei pazienti e degli operatori ci permetterà di lavorare meglio in un ambiente sereno”.