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Attualità | 23 maggio 2025, 17:55

Un Forte di Fenestrelle ricettivo e dalla ‘rinascita modulare’

Oggi alla Porta Reale è stato presentato l’esito dello studio finanziato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo

Un Forte di Fenestrelle ricettivo e dalla ‘rinascita modulare’

Un Forte di Fenestrelle con spazi ricettivi e maggiormente connesso al resto del paese e al territorio. Ma anche una struttura in grado di rinascere a moduli, a seconda dei finanziamenti disponibili. Stamattina, venerdì 23 maggio, alla Porta Reale del complesso fortificato si è tenuta la presentazione de ‘Il forte di Fenestrelle in un prodotto turistico di territorio pinerolese’, un’iniziativa che progetta il futuro, grazie a un contributo di 80.000 euro della Fondazione Compagnia di San Paolo, all’interno del bando Next Generation We.

All’incontro hanno partecipato rappresentanti della Regione, i sindaci delle Valli Chisone e Germanasca e un rappresentante di Pinerolo, mentre la Città Metropolitana di Torino, di cui il Forte è bene simbolo, ha inviato un saluto.

Lo studio Chintana Srl ha presentato una strategia di promozione e marketing, mentre Archingeo ha ideato una suddivisione per blocchi in caso di finanziamenti per interventi di ristrutturazione.

Paola Romero, direttrice di Chintana, ha illustrato la possibilità di creare percorsi e inserire pannelli informativi e animati che colleghino maggiormente il centro abitato, il Forte e il territorio, coinvolgendo anche il Fort Mutin di via della Balma. Così come ha profilato la riorganizzazione del sistema dei parcheggi e l’introduzione di un servizio navetta attivo nei maggiori periodi di affluenza, con partenza dal parcheggio a valle e ritorno al parcheggio a monte. Un altro spunto è stato la realizzazione di una struttura ricettiva: “Si può pensare a spazi per le compagnie ospiti degli eventi o per i relatori di convegni, ma anche per realizzare residenze artistiche”. Un’ultima suggestione ha riguardato la possibilità di ospitare matrimoni, facendo rete con il territorio: “Si potrebbe creare un albo dei fornitori, come il Castello sforzesco di Milano, mettendo nelle condizioni del bando, la distanza da Fenestrelle e così via, per creare un legame con le attività della zona”.

Lo studio Archingeo ha invece presentato un progetto che suddivide la struttura in blocchi, che si possono riqualificare a seconda delle risorse a disposizione. In pratica, a seconda dell’entità dei finanziamenti che si profilano, si può optare per una parte piuttosto che un’altra. Il progetto disegna un recupero di massima con diverse incognite, da valutare nel dettaglio, e che oscilla dai 43 milioni agli 80 milioni di euro. Già definito invece il progetto di fattibilità tecnica ed economica di recupero del Quartiere Basso, in tre lotti: il primo di regimazione delle acque (200.000 euro), consolidamento solai (800.000) e rifunzionalizzazione di 112 metri quadri al piano terra (200.000 euro).

L’architetto pinerolese Elvio Rostagno ha suggerito anche l’importanza di approfondire due questioni: le condizioni delle mura esterne e la regimazione delle acque in tutta la fortezza. Sempre Rostagno ha suggerito la creazione di “una fabbrica del Forte”: “È una soluzione adottata per altri monumenti importanti, come il Duomo di Milano, e con una spesa regolare annuale consente di provvedere alla manutenzione programmata, che è necessaria per strutture simili”.

Marco Bertello

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