I tre pinerolesi Lorenzo Piatti, Stefano Perucca e Alberto Pimpini, accomunati dalla grande passione per il curling, martedì 15 ottobre sono passati da una pista di ghiaccio a uno studio televisivo, debuttando con la squadra ‘I meno tre’ a ‘Reazione a Catena’, il programma che va in onda su Rai Uno tutti i giorni alle 18,45
Tutt’ora campioni in carica, hanno superato con successo, per sei sere di fila, ‘L'intesa vincente’. Questo gli ha consentito di passare immediatamente a ‘L’ultima catena’, fase conclusiva del gioco, che indipendentemente dal risultato finale dà il diritto ai concorrenti a partecipare di nuovo alla puntata successiva.
Per alcuni di loro non è stata la prima esperienza televisiva, infatti Piatti aveva partecipato già allo stesso programma nel 2017, insieme ai suoi compagni del liceo mentre Perucca qualche anno fa aveva preso parte al gioco ‘L’Eredità’.
“Quest’estate riguardando il programma mi è venuta di nuovo voglia di partecipare, consultando il regolamento ho scoperto che erano passati già abbastanza anni e che potevo di nuovo iscrivermi ai casting con l’eccezione che la squadra fosse diversa rispetto alla volta precedente. Così l’ho proposto a Stefano e ad Alberto, entrambi amici di vecchia data, che hanno subito accettato”.
Racconta Piatti che spiega come sia stato tutto molto veloce.
Il 24 settembre sono andati a Torino a fare il casting, il giorno successivo erano già stati presi e lunedì 30 settembre erano agli studi Rai di Napoli pronti a registrare le puntate.
Cosa che non si sarebbero mai aspettati, il loro era l’ultimo provino della stagione, le registrazioni del programma sarebbero finite nel mese di ottobre e c’erano poche possibilità di essere scelti.
“Dopo aver ricevuto la chiamata del provino ogni giorno per due ore ci siamo allenati alla prova del gioco principale: ‘L’intesa vincente’. Guardavamo le parole delle puntate precedenti e insieme capivamo quale fosse il metodo migliore per costruire le frasi.
Tra tutti i giochi il nostro tallone d’Achille sono state le catene musicali” racconta Pimpini, che spiega come il curling lo abbia aiutato anche in questa situazione, abituato ad essere concentrato per tre ore di seguito in una partita sul ghiaccio non è stato difficile mantenere l’attenzione durante il gioco.
Cosa fondamentale, anche perché venivano registrate due puntate al giorno e i vincitori, avevano dieci minuti di tempo prima che partisse la registrazione successiva, con una nuova squadra sfidante.
“Dietro alle quinte c’è una grande macchina che si muove. Avevo partecipato all’Eredità in pieno periodo Covid e non avevo avuto il privilegio di vedere ciò che si nasconde dietro ai riflettori: truccatori, costumisti, e tanti altri professionisti, tutti mossi dall’obiettivo di farti sentire a proprio agio nella situazione – rivela Perucca –. Anche Pino Insegno è sempre stato molto gentile e tra una puntata e l’altra non mancava mai una battuta”.