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Eventi | 28 aprile 2024, 19:30

Venerdì 3 maggio alle 21 a Saluzzo una conferenza su "Infiammazione e trattamenti sanitari integrati"

Ingresso libero. Le nuove frontiere della salute - www.salusgentis.it

Venerdì 3 maggio alle 21 a Saluzzo una conferenza su "Infiammazione e trattamenti sanitari integrati"

Non hai mai capito davvero perché odiassi i clown…

Fa un certo effetto ritornare in questa stanzetta che ha visto muovere i tuoi primi passi. È come se quelle mura fossero impregnate di mistero. Fino a poco fa sembravi mosso da una sorta di piacevole curiosità esplorativa all’idea di varcare quella soglia, ma le lancette di quell’orologio a forma di pagliaccio sorridente ti stanno lentamente penetrando l’anima…

Tic tac tic tac tic tac

La spirale della memoria ti sta traghettando in un limbo che conosci molto bene. Un luogo in cui realtà e irrealtà si confondono e il tempo è illusione perché ieri e oggi sono la stessa cosa e il corpo ha memorie che la memoria non conosce…

Hai dieci anni anche se ti hanno sempre detto di essere più maturo della tua età. Le pareti di quella stanza è come fossero dilatate stanotte. Sai bene che quelle coperte non potranno proteggerti in eterno e che il sollievo che provi a stare rannicchiato, anche se manca il respiro, non sarà sufficiente e preservarti da ciò che sta per accadere… Le lancette di quel maledetto orologio seguono implacabili il ritmo del cancello in cortile che sta aprendo le porte all’inferno perché papà è arrivato…

“Non hai scampo” risuona una voce dentro di te, mentre i battiti del tuo cuore hanno preso il sopravvento su quel ticchettio.

“Mamma è in pericolo” ripete tremebonda quella stessa voce nelle profondità del tuo respiro ed è forse in questa consapevolezza incarnata che l’angoscia diventa paura senza sbocco.

Ciò che in questo ricordo dissociato sta pugnalando il tuo cuore in questo momento non è tanto il pensiero che tuo padre ubriaco e maleodorante possa farti del male; non è quasi mai successo, quanto il colpo secco della testa di tua madre contro il tavolo e quell’urlo di dolore strozzato che risuonerà come eco infinito in te di lì a poco nel silenzio di quella cucina. La violenza non deve fare rumore. La gente non deve sapere…

Marco oggi soffre d’ansia generalizzata con attacchi di panico; così gli è stato detto, ma questa è soltanto la punta dell’iceberg.

Il cervello dell’essere umano, soprattutto in età infantile, non è predisposto a proteggersi da chi dovrebbe assicurare cure e protezione come un genitore, perché uno dei mandati evoluzionistici inscritti in ognuno di noi in forma innata è quello di affidarsi alle cure di qualcuno di più forte e più saggio per sopravvivere e, conseguentemente, a cure amorevoli per vivere. Esperienze ripetute in età infantile come quella di Marco sono capaci di alterare in un circolo vizioso il funzionamento del sistema nervoso sull’asse ipotalamo ipofisi surrene con una concentrazione di ormone dello stress (cortisolo) in grado di danneggiare la memoria e i processi cognitivi e di apprendimento. In conseguenza di tutto questo, solitamente il danno si estende al sistema ormonale, andando ad interferire con un’infinità di processi che spaziano dal metabolismo, al ritmo sonno veglia, alla fertilità, con un’aumentata predisposizione per patologie quali: diabete, obesità, disturbi dello sviluppo e della crescita. Anche il sistema immunitario non è esente dagli effetti di quello che si definisce un attaccamento traumatico, con un rischio triplicato rispetto al resto della popolazione di sviluppare allergie, infezioni di varia natura e patologie autoimmuni.

In una condizione infiammatoria sistemica determinata dallo sconvolgimento di qualsiasi equilibrio fisico ed emotivo è come se il corpo di Marco avesse imparato a tenere il livello di allarme costantemente più alto del normale. Tutto ciò ha plasmato nel vero senso della parola la sua intera struttura corporea a partire da un respiro tendente favorire le inspirazioni a discapito delle espirazioni con uno sviluppo anomalo della sua cassa toracica e una contrazione cronica dei muscoli del diaframma. Il suo corpo ha imparato a prendere fiato senza mai lasciare andare perché dove manca sicurezza non ci si può concedere il lusso di liberare i polmoni ed essere leggeri. È molto probabile che tutto ciò oggi interferisca anche sulla sua digestione e sul suo reflusso gastro-esofageo, ma anche sui frequenti disturbi intestinali. L’alterazione del suo microbiota intestinale e la disbiosi che lo accompagna può essere una conseguenza di quanto sopra descritto, ma senza un intestino in salute vengono a mancare condizioni in grado di proteggerlo da infezioni di varia natura e soprattutto di favorire la produzione di molecole capaci di migliorare il suo funzionamento cerebrale e il suo umore.

La psicoterapia con Marco sarà efficace quando il suo diaframma, con l’aiuto di un osteopata, si concederà il rischio di spingere il suo respiro più in basso. Questo sosterrà lo sblocco di memorie traumatiche in cui quel bimbo, preso per mano, troverà il coraggio di assecondare le difese bloccate nel suo corpo lasciandosi guidare dalla sua saggezza e capacità auto-riparativa. Sarà necessario prendersi cura di ciò che brucia e risale dalle viscere e di ciò che non è stato “Digerito” e assimilato attraverso l’aiuto di una nutrizionista, perché dove non c’è sicurezza non ci si può permettere il lusso di crescere davvero ed il cibo può diventare nemico.

Quel cucciolo d’uomo rimasto intrappolato nella gabbia di un corpo diventato adulto ma mai conosciuto per davvero percepirà che non si può perdonare chi non ci chiede scusa, ma si può correre il rischio di tornare a fidarsi.

Lascerà quelle coperte e quella stanza,

correrà a chiedere aiuto,

tic tac tic tac tic tac i suoi passi, le sue gambe lo guideranno,

il suo respiro imparerà a lasciarsi andare leggero e profondo,

saprà essere altro da ciò che ha conosciuto perché questo è possibile…

Buon viaggio Marco. Adesso sei papà.

Dott. Fabio Borghino

Psicologo, psicoterapeuta, sessuologo

Direttore scientifico centro clinico Salus Gentis

Sempre più spesso, in ambito sanitario, si riscontrano condizioni patologiche che non rispondono a singoli trattamenti professionali, ma che richiedono interventi di rete anche e soprattutto tra specialisti di professionalità differenti, sia per favorire la risposta al trattamento principale, che in ottica di prevenzione delle ricadute.

Sulla base di tutti questi aspetti, il centro clinico “Salus Gentis” propone una presa in carico focalizzata e specifica per ogni utente ed un piano di cura individualizzato spaziando dall’età evolutiva alla senescenza in linea con le più recenti acquisizioni scientifiche in termini di trattamenti sanitari.

Per informazioni e contatti consultare il sito: www.salusgentis.it

Il centro clinico Salus Gentis presenterà la propria equipe ed il modello di lavoro integrato con la conferenza aperta al pubblico:

I.P.

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