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Politica | 07 marzo 2024, 13:36

Il futuro del nido spacca la Giunta di Torre Pellice

Borgarello vota contro la concessione, ma il sindaco ribatte: “Così diamo posto a 40 bambini”

Da sinistra Borgarello e Cogno

Da sinistra Borgarello e Cogno

Rottura in Giunta a Torre Pellice sul futuro del nido. Lunedì è stata votata una delibera per partire con la procedura di concessione per i prossimi tre anni. Ma è mancata l’unanimità. Il no pesante è quello dell’assessore all’Istruzione Giovanni Borgarello.

Come mai non ha sposato la linea della sua maggioranza? “Io ero per proseguire con una procedura di appalto, che garantisce un maggior controllo da parte del Comune – argomenta Borgarello –. La soluzione della concessione è una formula ‘chiavi in mano’, che dà maggior potere al concessionario e temo, visti i precedenti in altri Comuni, che si arrivi a risparmiare sulla qualità del servizio e sul personale per far quadrare i conti”.

Un’eventualità che il sindaco Marco Cogno respinge: “Nel capitolato di gara inseriremo delle specifiche su come deve essere svolto il servizio. Inoltre, il personale, già adesso è in capo alla cooperativa che gestisce il nido”.

Borgarello teme anche che si arrivi a un aumento delle rette, che limiti l’accesso alle fasce più deboli, e paventa il rischio di un disimpegno del Comune dalle sorti della struttura di via Guillestre: “Per far tornare i conti, il gestore potrebbe alzare le rette, rendendolo un servizio difficilmente accessibile a chi è in difficoltà. Se di integrare le quote se ne occupa il Comune, tanto valeva seguire la strada dell’appalto – incalza –.  Inoltre sono sicuro che questa Amministrazione non se ne disinteresserà, ma in futuro non vorrei che si aprisse la strada a una privatizzazione effettiva”.

Cogno spegne le preoccupazioni: “Noi al nido ci teniamo e abbiamo investito 800.000 euro, di cui 380.000 di fondi nostri, per riqualificarlo, rinunciando a fare altri interventi. Per quanto riguarda le rette, nel capitolato verrà inserita una base d’asta, su cui i concorrenti potranno presentare ribassi. Per le famiglie torresi in difficoltà interverremo noi, che già oggi stanziamo circa 60.000 euro perché il servizio sia in equilibrio finanziario”.

Ma allora perché non proseguire con l’appalto, visto l’impegno del Comune? “Anche l’ipotesi appalto prevedeva un aumento delle rette del 12%, inoltre era tarato su 30 bambini. E per avviarlo avremmo dovuto mettere a bilancio 20-25.000 euro, che oggi non abbiamo – risponde Cogno –. Inoltre la concessione ci permette di sfruttare la struttura in tutte le sue potenzialità. Oggi i bambini sono 20 e siamo arrivati ad averne 25 in lista di attesa. Ma i posti sono 40, con questo nuovo affidamento puntiamo a occuparli tutti ed eliminare praticamente la lista d’attesa”. Secondo il primo cittadino ci sarà anche una ricaduta occupazionale: “Per seguire il doppio dei bimbi, ci vuole più personale e per un Comune come il nostro avere nuova occupazione è importante”.

Marco Bertello

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