“Prima ci divertiamo durante le prove, e poi cerchiamo di trasmettere il nostro divertimento al pubblico”: questa la filosofia dei Commedianti di Cercenasco, che festeggiano nel 2023 il venticinquesimo anno di attività.
“Ormai non c’è più nessuno della compagnia originale – spiega l’attore Andrea Druetta –: siamo un gruppo amatoriale e quindi molti lasciano le scene non avendo più tempo da dedicare al teatro, ma lo spirito è rimasto lo stesso dalla fondazione”. La compagnia nasce proponendo commedie in dialetto piemontese, a volte tradotte dall’italiano: solo negli ultimi anni sono stati presentati testi nella lingua nazionale. “Vogliamo mantenere un legame con le nostre radici, può sembrare una scelta anacronistica ma il teatro dialettale ha uno zoccolo duro di pubblico e rassegne esclusive a cui possiamo partecipare. Essendo commedie poi, anche chi non conosce il piemontese può divertirsi, è capitato di avere spettatori che pur non capendo ogni parola hanno apprezzato ugualmente gli spettacoli” commenta Druetta.
Per i venticinque anni dalla fondazione, i Commedianti hanno organizzato la loro prima rassegna, dedicandola a Giorgio Oitana, regista della compagnia scomparso l’anno scorso. “Era una persona a cui dobbiamo tanto, non solo nell’arte, ma come maestro di vita, ha lasciato insegnamenti importanti a ognuno di noi” ricorda Druetta. Alla rassegna sono state ospitate quattro compagnie locali: ‘Il Bagatto’ di Vigone, il Gruppo Teatro Carmagnola, ‘Na pugnà d’amis’ di Scalenghe e ‘J’Amis del Börgh’ di Moncalieri, andate in scena lo scorso maggio al salone parrocchiale ‘Don Grande’ di Cercenasco. “Dopo il duro periodo della pandemia abbiamo riflettuto molto sulla necessità di unire le forze, di non farsi la concorrenza ma sostenersi a vicenda, invitando sul proprio palco altre realtà teatrali per collaborare. Sicuramente sarà un evento che riproporremo” aggiunge Druetta.
Il prossimo spettacolo dei Commedianti sarà a settembre, con il testo ‘Doi lader a… l’opera’, adattamento in piemontese della commedia ‘Fuga in do di petto’ di Laura Salvoro. A partecipare una ventina di appassionati, tra attori, tecnici e scenografi. “Prima ci divertiamo durante le prove, e poi cerchiamo di trasmettere il nostro divertimento al pubblico – spiega Druetta –: scegliamo i testi in base al numero e al tipo di attori che vogliono partecipare, mai il contrario. Personalmente, è una passione che coltivo da quindici anni, e prima ero molto timido: il teatro mi ha aiutato tantissimo e lo consiglio a chiunque, siamo sempre alla ricerca di persone che vogliano buttarsi in un’attività un po’ diversa. E non abbiate paura se non sapete il piemontese: tra di noi c’è anche un ligure, e cuciamo per lui parti dove l’accento poco autentico o la lingua poco conosciuta diventano punti di forza”.