Sabato 19 agosto la loro idea era di salire al colle Giulian partendo da Bobbio Pellice alle 7,15. Alle 9 però, poco sopra località Randulire, era già finita l’escursione di tre camminatrici che raccontano di aver incontrato sul loro percorso tre pastori maremmani liberi e non custoditi che hanno cominciato a ringhiare costringendole a tornare indietro. “Anche ad amici ciclisti che seguivano i percorsi suggeriti dal progetto Upslowtour si è recentemente creata la stessa situazione incresciosa” aggiungono.
Le tre donne hanno segnalato al Comune di Bobbio Pellice l’accaduto il giorno stesso: “Chiediamo alle autorità competenti di prendere gli opportuni provvedimenti con i proprietari dei cani poiché risulta sempre più difficile raggiungere i meravigliosi panorami che ci offrono le nostre montagne – affermano – e che ci vengono anche indicati dall’ufficio turistico di Bobbio Pellice”.
“Il Comune questa settimana farà delle verifiche per capire cosa sia successo sabato a Randulire” annuncia Mauro Vignola, sindaco di Bobbio Pellice. Il regolamento alpeggi del Comune di Bobbio Pellice, approvato a dicembre, infatti prevede che il pastore debba essere sempre in grado di gestire il cane, mentre l’escursionista non deve entrare in un’area occupata da un gregge che, comunque, non dovrebbe mai trovarsi su un sentiero. “Agli allevatori abbiamo raccomandato vivamente ad inizio stagione di tenere sotto controllo i cani, diversamente rischiano una sanzione – spiega Vignola –. Tuttavia, questo problema non si sarebbe verificato se la presenza del lupo non fosse così diffusa sulle nostre montagne. L’unica soluzione per gli allevatori, infatti, è dotarsi di cani da guardiania”.
Il sindaco assicura che è la prima segnalazione di problemi legati ai cani di guardiania ricevuta dall’inizio dell’estate a Bobbio Pellice: “Sappiamo che il problema esiste ma, a differenza della scorsa estate, quest’anno non c’erano ancora arrivate segnalazioni”.