Non hanno avuto tempo di scambiarsi uno sguardo perché il bisnonno è morto nel 1959 quando suo padre era ancora piccolo. Eppure quando ha guardato la facciata della Società operaia di mutuo soccorso in via Roma a Torre Pellice, Fabio Pasquet probabilmente ha sentito la responsabilità di essere nipote dello storico presidente Alessandro Pasquet. “Sono diventato il nuovo presidente dell’associazione nel 2021, succedendo a Maria Chiara Spallicci, e mi ero avvicinato alla Società poco tempo prima quando avevo deciso di sostenerla seguendo le pratiche necessarie per restaurare la facciata delle sede” racconta. Quarantunenne, Pasquet lavora nello studio tecnico fondato dal padre, e dal bisnonno, ricordato anche come il poeta ‘Parvus’, ha ‘ereditato’ anche la passione per la poesia e la letteratura.
Proprio dalle iniziative letterarie e culturali, il direttivo eletto nel 2021, è partito per riavvicinare i cittadini alla Società: “La prima presentazione di un libro a gennaio di quest’anno è stata dedicata alla professione del ‘medico della mutua’ e la sala della sede di via Roma si è riempita”. La scelta di partire da quell’argomento non è casuale: è stata proprio la nascita dell’assistenza sanitaria pubblica a rendere meno indispensabile la funzione di ‘mutuo soccorso’ delle società operaie. “È una funzione a cui abbiamo momentaneamente rinunciato diventando a tutti gli effetti esclusivamente una ‘Società operaia’ – ammette Pasquet – l’idea che ha accompagnato la fondazione nel 1851 non è più infatti la stessa”. Uno dei primi compiti del nuovo presidente è stato proprio quello di traghettare la società negli enti del terzo settore.
Tra gli obiettivi attuali c’è favorire il dialogo tra i cittadini al di sopra di eventuali appartenenze politiche: “Quello che accomuna tutti noi d’altronde è semplicemente il valore della democrazie”. Per farlo si è deciso di aprire la sede, che sotto la guida del bisnonno aveva ospitato la nascita nel 1923 della sezione Uget (Unione giovani escursionisti torinesi) torrese, ad iniziative ricreative e culturali in genere: “Per capirci, ad esempio, potrebbe rivolgersi a noi anche qualcuno che decida di organizzare un corso di tango... Perché ciò che vogliamo è che la Società operaia diventi in luogo di incontro e poi di scambio culturale in modo da favorire il dialogo diretto tra le persone, esperienza non più così frequente come in passato”.