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Attualità | 24 maggio 2023, 16:13

Da una costa all’altra della Basilicata in e-bike, pensando al cicloturismo nel Pinerolese

Il presidente dell’Unione montana, Duilio Canale, torna dal viaggio svolto con amici, con la tranquillità di avere poco da imparare

Uno dei momenti del viaggio in Basilicata

Uno dei momenti del viaggio in Basilicata

Dieci chili di zaino sulle spalle, sessanta chilometri nelle gambe tutti i giorni, nel ricordo il film del 2010 ‘Basilicata cast to coast’ e il pensiero rivolto agli anelli cicloturistici UpSlowTour del Pinerolese. Duilio e Franco Canale, Rocco Nastasi e Claudio Tupone sono i quattro amici che, proprio come i protagonisti della pellicola di Rocco Papaleo, hanno deciso di attraversare la Basilicata. I pinerolesi l’hanno fatto in e-bike, percorrendo le strade lucane, da Maratea a Matera, e scendendo poi nel Metaponto. In viaggio dall’11 al 18 maggio, per le ultime due tappe hanno usato però i mezzi pubblici, a causa delle piogge torrenziali che si sono abbattute sulla Regione negli ultimi giorni.

“Abbiamo viaggiato su strade prevalentemente asfaltate in un paesaggio molto diverso dal nostro, fatto perlopiù da collinette. Un territorio forse poco infrastrutturato dal punto di vista turistico, al di fuori dei centri più conosciuti, ma tuttavia ovunque con una ottima offerta gastronomica” commenta Duilio Canale. Classe 1958, Canale è presidente dell’Unione montana del Pinerolese, ente che negli ultimi anni ha investito nel progetto di promozione del cicloturismo per e-bike e mountain bike UpSlowTour: “Abbiamo incontrato diversi cicloturisti, più o meno della nostra età, appassionati di e-bike. Gli abbiamo parlato del nostro progetto e abbiamo riscosso molto interesse – racconta Canale –. Un gruppo bolognese si è già organizzato per venire a provarlo”.

La ‘Basilicata coast to coast’ in bici è ormai una traversata classica, eppure lungo le tappe del loro viaggio i quattro hanno avuto qualche difficoltà nell’organizzare i pernottamenti: “Da questo punto di vista noi non abbiamo nulla da imparare: il sito di UpSlowTour mette a disposizione una rete di strutture ricettive comode alle tappe di tutti gli anelli”.

Tuttavia gli inconvenienti di percorso sono stati compensati dall’ospitalità della gente del posto: “È stata forse una delle cose più positive assieme ai prezzi molto accessibili: le persone hanno un carattere ospitale e un atteggiamento simpatico. Noi forse qui da ‘buoni piemontesi’ con i turisti siamo un po’ più chiusi”.

Alcuni dei momenti più suggestivi, i quattro li hanno vissuti sulla ciclabile costruita al posto dell’ex ferrovia d’altura Lagonegro- Spezzano Albanese, nel tratto che raggiunge Lauria: “Una bellissima ferrovia d’alta quota soppressa e trasformata in ciclabile lungo un percorso che si snoda tra i 700 e 900 m s.l.m., tra boschi e antiche gallerie da attraversa con torcia frontale” spiega Canale. Il paragone con l’idea di sfruttare cicloturisticamente in modo simile il sedime ferroviario della Val Pellice ha sfiorato Canale che però afferma: “È una bella idea, seppure difficilmente applicabile alla realtà della nostra valle: non dobbiamo dimenticarci le esigenze delle persone anziane che hanno bisogno comunque di spostarsi e non troverebbero giovamento da una ciclabile”.

Elisa Rollino

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