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Politica | 31 marzo 2023, 12:05

Palaghiaccio di Pinerolo: il debito con il Comune raddoppia in un anno

Lo Sporting club assicura: “Abbiamo chiuso le questioni passate e rientreremo”

Palaghiaccio di Pinerolo: il debito con il Comune raddoppia in un anno

In un anno il debito che lo Sporting club Pinerolo ha con il Comune per la gestione del Palaghiaccio è raddoppiato. Si è passati dai circa 50.000 euro del marzo 2022, per cui è stato stipulato un piano di rientro, agli oltre 110.000 euro di quest’anno.

Mercoledì sera il sindaco Luca Salvai ha fornito i numeri in risposta a un’interrogazione del consigliere di minoranza Dario Mongiello (Pinerolo Trasparente), che ha espresso la sua preoccupazione per la situazione debitoria. Malgrado le attività di questa stagione siano state regolari, perché non ci sono più state restrizioni Covid, il buco nei confronti del Comune si è allargato e il sindaco intende “analizzare la situazione, prima di prendere una decisione”. La volontà è di evitare che questo debito esploda negli anni, ma Salvai pone un dilemma: “Se faccio partire un decreto ingiuntivo alla società, recupero i soldi, però rischio di uccidere il movimento del ghiaccio in città”.

Lo Sporting, però, non è preoccupato dalla situazione e promette di rientrare di qui a un anno.

Ci sono due ragioni dietro a questo debito – spiega la presidente Laura Muzzarelli –. Intanto i debiti lasciati da precedente gestione, come un insoluto con un tecnico, che risaliva al 2016, per fare solo un esempio. Inoltre l’accanimento di Eros Gonin (precedente direttore dello Sporting, ndr) nei nostri confronti ci ha fatto spendere molti soldi per pagare lui e gli avvocati per le diverse cause”.

Gonin ha ottenuto dal Collegio arbitrale il rimborso dei prestiti fatti all’associazione e anche suo figlio Simone ha intentato una causa legata alla sua attività al Palacurling, per cui lo Sporting ha dovuto sborsare altri soldi.

Una versione, che l’ex direttore contesta con forza: “Lo Stadio del Ghiaccio e il Palacurling hanno un potenziale enorme e, al passaggio di consegne di fine ottobre 2018, il bilancio era in pareggio con un’esposizione economica significativa verso il sottoscritto, ma coperta da crediti pubblici totalmente esigibili – ribatte Gonin –. Fin dall’inizio il nuovo management ha accumulato debiti significativi con scelte completamente errate e prive di qualsiasi logica imprenditoriale. Questo ha portato ad un aumento dello stato negativo che li ha portati a doversi far rincorrere dai creditori, con una situazione che di giorno in giorno è peggiorata. Sicuramente sono state determinanti le spese legali e gli interessi passivi accumulati. Le colpe del sindaco e dei funzionari della Città sono quelle di non aver vigilato sui conti dell’associazione  che hanno così portato a questa situazione irreversibile di debiti verso il Comune”.

Oltre al passato la seconda causa di difficoltà per lo Sporting è il costo delle bollette del Palacurling: “L’anno scorso abbiamo speso 54.000 euro in 8 mesi di luce. Oggi siamo a 98.000 ma manca ancora un mese, che può costare dagli 11 ai 15.000 – entra nel dettaglio Muzzarelli –. Per risparmiare, potevamo scegliere di chiudere, invece, abbiamo deciso di continuare a dare un servizio e nel frattempo abbiamo continuato la ricerca di sponsor e di sostegni dalle istituzioni pubbliche, che darà i suoi frutti”.

Muzzarelli è comunque convinta che, chiusi i conti con il passato, la strada sia in discesa per lo Sporting: “Abbiamo praticamente chiuso le partite del passato e, continuando con il lavoro impostato, possiamo appianare il debito entro la fine della prossima stagione invernale”.

Marco Bertello

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