Il Buniva di Pinerolo ‘si trasforma’ in una casa di produzione cinematografica

C’è chi si occupa della parte audiovisiva, chi delle scenografie e chi di realizzare dei pupazzi, che saranno i protagonisti di un viaggio nell’archeologia del cinema. Cioè tra i linguaggi e le tecnologie che hanno permesso la nascita dello spettacolo su grande schermo.

L’Istituto Buniva di Pinerolo ‘si trasforma’ in una casa di produzione cinematografica per realizzare un cortometraggio in stop motion che verrà presentato questo autunno nelle sale cinematografiche di Villar Perosa e di Torino in piazza Massaua.

L’attività è frutto del progetto ‘Animati, passo a passo nell’archeologia del cinema’ che è stato finanziato per 70.000 euro dal bando ‘Il linguaggio cinematografico e audiovisivo come oggetto e strumento di educazione e formazione’ del Ministero dell’Istruzione.

“Il progetto prevede la trasformazione della scuola in una casa di produzione cinematografica, dove a tutte le classi che hanno aderito è stato assegnato un ruolo: ad esempio mentre gli studenti dell’indirizzo di arti figurative si sono occupati del character design, quelli di architettura delle scenografie e quelli dell’audiovisivo multimediale dello storyboard” spiega Beatrice Piva, docente del laboratorio e insegnante dell’indirizzo audiovisivo multimediale, il più recente del Buniva.

Fiore all’occhiello del progetto, il workshop per la costruzione dei puppets (termine inglese che sta per ‘pupazzi’) diretto da Stefano Bessoni, illustratore, regista, animatore stop-motion. Per seguirlo, studenti e docenti si sono presentati a scuola anche nei giorni delle vacanze di Carnevale: “Il workshop è partito il 20 febbraio e si è concluso il 23. Anche nei giorni di vacanza, quindi, quindici studenti e sette insegnanti hanno lavorato fianco a fianco per realizzare i puppets, dal mattino fino alle 6 di sera” racconta Piva. Tutto il lavoro è stato documentato fotograficamente da una ex studentessa del Buniva – Carina Chiodo – e con riprese video per il documentario sulle varie fasi del progetto.

In questi giorni invece gli studenti stanno terminando la realizzazione delle scenografie e poi si passerà alla fase di produzione: “In un’aula della scuola verrà allestito il set per i puppets su cui gli studenti dell’audiovisivo, scatto dopo scatto, daranno vita ai personaggi” annuncia la professoressa.

Il cortometraggio verrà poi sonorizzato con l’aiuto della Scuola di alto perfezionamento musicale di Saluzzo che è uno dei partner del progetto, assieme all’Accademia di musica di Pinerolo, alla Libera Accademia d’Arte Novalia di Alba e al Politecnico di Torino. Il progetto ha coinvolto anche il Museo del Precinema di Padova, il Museo Nazionale del Cinema di Torino, l’associazione teatrale Baracca e Burattini, lo studio di produzione video Vibes, il Cinema Massaua di Torino e l’associazione Piemonte Movie.

Proprio quest’ultima si occuperà della distribuzione del cortometraggio: “Nei mesi di ottobre e novembre è prevista la fase di restituzione del progetto che prevede anche la proiezione del film, ma vogliamo allestire anche una mostra per i puppets e le scenografie – annuncia Piva – e svolgere laboratori sul tema con gli studenti degli Istituti comprensivi di Luserna San Giovanni e Cavour”.