Dopo quarant’anni il dottor Gustavo Brusasco, 72 anni, medico chirurgo specialista in Oculistica dal 1980, chiude lo studio medico di Perosa Argentina e lascia così il servizio nel Pinerolese, conservando gli studi di Nichelino e Rivoli.
Un distacco sofferto quello dallo Studio medico Perosa, ospitato all’interno del Parco Tron, che Brusasco si limita a sintetizzare in “motivi che esulano dalla mia volontà”.
“Mi considero figlio della Val Chisone, sono originario di Pinerolo, la mia famiglia arriva da lì – racconta Brusasco –. La mia avventura professionale in Valle vede le sue origini nella grande amicizia con il dottor Claudio Bagliani, farmacista di Perosa Argentina che mi aveva invitato a venire lì: Claudio è scomparso prematuramente, ma il ricordo di quella grande amicizia è sempre con me. E dalla collaborazione con la farmacia e con il caro collega il dottor Piermario Corino è cominciato tutto”.
Il dottor Brusasco ha lavorato diversi anni anche all’ospedale valdese della vicina Pomaretto: “Quand’era ospedale valdese sembrava una clinica svizzera. E così è stato, fino al momento dello sciagurato passaggio allo Stato e alla sanità pubblica – prosegue nei ricordi – quando l’ospedale chiuse mi chiesero di farmi da parte, e iniziò l’ultima fase della mia esperienza professionale in Valle, nella sede dell’attuale Studio medico Perosa”.
Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1976 all’Università degli Studi di Torino e successivamente specializzato in Oculistica nel 1980 nel medesimo Ateneo.
Prima, durante e dopo la specializzazione ha lavorato all’interno dell’ospedale oftalmico di Torino, interessandosi in particolare di retina e chirurgia della cataratta; dal 1984 ha cominciato a frequentare numerosi reparti oftalmologici all’estero, conseguendo vari diplomi.
Ma, nonostante le varie esperienze, nel Pinerolese ed in particolare nella Val Chisone ha lasciato un pezzo di cuore: “Serberò per sempre un bellissimo ricordo di questi quarant’anni, e desidero ringraziare i vari pazienti delle Valli e di tutto l’hinterland pinerolese, che mi hanno sempre seguito in questi anni”.