Da Perrero, cuore della Val Germanasca, alla ‘Sala Clementina’ di Città del Vaticano, fra le mani del Pontefice Papa Francesco: è la strada percorsa da due confetture – pera e cacao amaro, e pera, cannella e zenzero – e due tisane, alla menta e timo serpillo, realizzate a Borgata Granero di Perrero, partendo dalla coltivazione della materia prima.
Dal 2017 Angelo Berton, nato e cresciuto a Moncalieri, assieme alla moglie Daniela ed i figli Enzo e Vittorio ha scelto di ricominciare una nuova vita in montagna, trovando ‘casa’ – non solo intesa come mura, ma come casa dello spirito – fra la bellezza un po’ selvaggia dei monti di Borgata Granero, dove hanno dato vita ad una azienda agricola e a un Circolo, che ne porta il nome, oggi associazione di promozione sociale, dove è possibile degustare i prodotti locali, cucinati dallo stesso Berton.
“Sia come azienda agricola che come associazione, collaboriamo con ‘La città delle donne’, l’associazione nata a Torino a febbraio 2019 e presieduta da Flavia Curti che si occupa di donare una vicinanza concreta alle donne vittime di violenza, attraverso assistenza legale e supporto psicologico, aiutandole nella strada dell’indipendenza economica – spiega Berton –. Solitamente doniamo dei cestini con prodotti della Val Germanasca, che servono per le vendite di raccolta fondi a favore della città delle donne. Ma questa volta sono stato avvisato all’ultimo che Flavia era pronta a salire su un Frecciarossa, perché sarebbe stata ricevuta dal Papa.”
‘La città delle donne’ è stata individuata dalla Questura di Torino per rappresentare il capoluogo e il Piemonte, e nella giornata di ieri, sabato 26, è stata accolta nella Sala Clementina in Vaticano, unitamente ad una nutrita rappresentanza della Polizia di Stato proveniente da tutta Italia.
“Flavia mi ha detto di voler omaggiare il Pontefice con i prodotti della nostra terra – prosegue Berton – e mi spiace solo avere avuto così poco tempo per organizzarmi, altrimenti avrei potuto fare di più, e coinvolgere anche altri produttori. Ho preparato un piccolo cestino con i colori del Vaticano, il bianco ed il giallo, ed è un’emozione grandissima avere avuto questa opportunità di far conoscere, in qualche modo, la nostra Valle. Poi non so se i prodotti li consumerà davvero Papa Francesco, o chissà... Ma da questa nostra terra sono arrivati fra le sue mani, e mai più me lo sarei aspettato. Un grande onore davvero”.