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Attualità | 13 novembre 2022, 11:00

La sezione Fidapa di Pinerolo vuole ringiovanire dopo i trent’anni

Fondata nel 1992, ha realizzato progetti di sensibilizzazione dalla sanità al sociale. Ora, attraverso la sua presidente, rivela le aspettative per il futuro

Le volontarie della Fidapa al lavoro nel sottopassaggio di via dei Rochis

Le volontarie della Fidapa al lavoro nel sottopassaggio di via dei Rochis

A trent’anni appena compiuti l’auspicio è quello di ringiovanire. La sezione Fidapa (Federazione italiana donne arti professioni affari) di Pinerolo guarda al futuro, dopo il convegno di venerdì 21 ottobre, dedicato ad abbattere il pregiudizio e avvicinare le ragazzine alle materie cosiddette Steam. Fondata a marzo 1992, la sezione ha seguito progetti su numerosi temi: sanitari, sociali, ma anche economici ed artistici, grazie al lavoro volontario delle sue socie. “È un lavoro duro perché sensibilizzare, cioè lo scopo principale dell’associazione, è più difficile di fare semplicemente donazioni” afferma Rosanna Lippolis, presidente dell’associazione dal 2021, distinguendo così la finalità del loro gruppo rispetto a quella di altri club filantropici. Per il futuro, il suo auspicio è che entrino a fare parte del gruppo donne sotto i trent’anni: “Nelle altre sezioni le socie sono più giovani, mentre a Pinerolo l’età media è più elevata – rivela –. Il nostro obiettivo quindi è quello di raggiungere le young, cioè le donne che non hanno ancora compiuto trent’anni”. Lippolis sa che non è uno scopo facile da raggiungere: “Spesso le giovani donne hanno anche giovani professioni e, magari, giovani famiglie. Sono quindi generalmente molto occupate”.

La sezione di Pinerolo di Fidapa aveva già festeggiato il compleanno a marzo con la donazione all’ospedale di Pinerolo di un dispositivo all’avanguardia per assistere i bambini con patologie respiratorie. L’apparecchio era stato acquistato grazie al lascito della socia Patrizia Pin, e dei suoi genitori, che ha permesso di realizzare iniziative per i bambini autistici, con disabilità, e progetti di pet therapy nelle scuole. “Nei prossimi mesi questi progetti sono da portare a termine e stiamo già valutando la possibilità di aiutare la Pediatria dell’ospedale di Pinerolo a dotarsi di una ‘camera protetta’ per accogliere i minorenni che abbiano fatto atti non conservativi” rivela Lippolis.

Tra gli auspici per il futuro c’è anche l’ampliamento del ricorso ai murales per riqualificare punti degradati di Pinerolo: “Ogni anno, a giugno, un gruppo di noi restaura il murale realizzato nel sottopassaggio di via dei Rochis, in occasione di un nostro progetto che aveva coinvolto le scuole pinerolesi e il Comune racconta –. Ora ci piacerebbe trovare giovani che collaborino nell’attività e magari ne realizzino altri in punti della città che ne avrebbero bisogno”.

Ciò su cui sanno di poter contare anche in futuro le socie di Fidapa è di una forza specifica che caratterizza l’associazione: “E che deriva dalla solidarietà specifica che si crea nei gruppi di donne” conclude Lippolis.

Elisa Rollino

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