Il dottor Stefano Marino ha lasciato None per motivi personali il 21 ottobre. Il suo addio ha destato preoccupazioni in paese, perché molti mutuati sono stati costretti a dover scegliere un medico a Vinovo o a Candiolo, con difficoltà di trasporto per raggiungerlo. Della vicenda si è occupato anche il Comune, con la sindaca Loredana Brussino che ha cercato di mettere almeno una toppa, per quanto possibile: domani, martedì 8, la dottoressa Ilaria Vilardi, che lavora a Candiolo, aprirà anche un ambulatorio a None. Gli orari sono 9,30-12,30. Lo spazio è un locale negli spazi dell’Asl di via Beccaria 3, che il Comune ha preso in carico e concesso al medico.
“Solo un dottore in paese poteva ancora accogliere pochi pazienti. Gli altri hanno dovuto scegliere nel nostro ambito sanitario, con disponibilità di due dottoresse, una a Candiolo e l’altra a Vinovo – riassume Brussino –. Ho chiesto a loro di aprire almeno un giorno alla settimana a None, per ridurre i disagi”. Vilardi ha accettato la proposta.
Nel frattempo, la vicenda è stata affrontata anche in un Consiglio comunale aperto, lo scorso 24 ottobre, quando la maggioranza di Progetto per None e le due liste di opposizione di Insieme per None 2024 e Solidarietà e Progresso hanno approvato una mozione scritta insieme.
Sono due i punti del documento: il primo prevede un incontro da programmare con l’Asl To5 per trovare formule e incentivi che favoriscano l’apertura di ambulatori nei Comuni e l’altro di lavorare per la creazione di un polo di medicina di gruppo, come si trovano in altri paesi.