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Attualità | 11 ottobre 2022, 18:32

Ex caserma dei carabinieri: “Abbiamo buttato il cuore oltre l’ostacolo”

Sta prendendo forma il progetto della nuova casa dei senza dimora a Pinerolo

Ex caserma dei carabinieri: “Abbiamo buttato il cuore oltre l’ostacolo”

“Abbiamo buttato il cuore oltre l’ostacolo”. Parole di Agnese Boni, presidente del Ciss, che spiega come nella trasformazione dell’ex caserma dei carabinieri di Pinerolo in ‘Stazione di posta’ ci sia la volontà di ridare dignità a persone che non hanno più un tetto e hanno difficoltà a procurarsi del cibo.

L’iniziativa, che mette insieme Diocesi, Ciss e Comune, era stata annunciata lo scorso 25 maggio, dall’assessore Lara Pezzano. Ora si sta procedendo con la progettazione e mercoledì scorso il direttore della Caritas Rocco Nastasi ha fatto il punto della situazione in Commissione consigliare. L’intervento ha un costo stimato di 2,3 milioni: “La Diocesi ha comprato per 400mila euro la struttura di piazza Santa Croce dal Comune e ci vorrà 1,6 milioni di euro per ristrutturarla, più gli arredi”. Dal Pnrr arriveranno 910 mila euro, quindi l’intenzione è di procedere per fasi e cercare nuovi finanziamenti o contributori privati.

“Con i primi fondi interverremo sul tetto, da cui va rimosso l’amianto, e ci occuperemo del piano terra e spero anche del primo” anticipa Nastasi. Al piano terra si trasferirà la mensa ‘Il posto giusto’, che si trova nel centro sociale di via Lequio e sforna tra i 30 e i 50 pasti al giorno, inoltre verranno realizzate delle docce e una lavanderia sociale: “Molti degli utenti della mensa arrivano con una borsa, con i loro indumenti, chiedendoci se possiamo lavarla, perché non sanno dove farlo” sottolinea Nastasi. Qui ci sarà spazio anche per un ufficio della Caritas e gli utenti potranno ricevere la posta, ecco perché si parla di ‘Stazione di posta’.

Al primo piano, invece, troverà posto un nuovo dormitorio per uomini, da 14 posti, che sostituirà il Can di via Ortensia di Piossasco. Mentre al secondo ci saranno alcuni spazi per donne e bambini, più due camere per chi si prepara a un ritorno nel tessuto sociale.

Dalle opposizioni è arrivato un sostegno al progetto, ma non sono mancate richieste di chiarimenti e perplessità. Giuseppino Berti (Berti sindaco) e Fioravanti Mongiello (Lega) hanno chiesto se fossero stati calcolati i costi di gestione. Mentre Maria Rita Cavallo (Pinerolo Bellissima) come fosse stata l’analisi dei bisogni e se non ci fosse un rischio di migrazione dei senza tetto da Torino a Pinerolo, attirati da uno spazio nuovo.

Nastasi ha spiegato che sul fronte dei costi si punta a razionalizzare e concentrare servizi come mensa, dormitorio… e che si voleva, come detto anche da Boni, fare un intervento per ridare innanzitutto dignità a persone ai margini della società. Lo stesso direttore della Caritas ha escluso che ci siano fenomeni di spostamento di senza tetto e precisato che i 250 utenti accolti nella mensa ‘Il posto giusto’ sono del Pinerolese.

Il progetto, infine, terrà conto anche della storicità dell’edificio e verranno conservate le celle del piano interrato in cui sono stati reclusi i partigiani uccisi al ponte Chisone, come si auspicava il consigliere Dario Mongiello di Pinerolo Trasparente.

Marco Bertello

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