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Attualità | 13 agosto 2022, 09:06

Il piccolo satellite del pinerolese Petenzi, sta per prendere il volo per la sua missione orbitale

Progettista autodidatta ha creato il dispositivo che ha raccolto l’interesse della romana Delta Space e di una startup aerospaziale indiana che finanzierà il lancio dalla Florida

Davide Petenzi (a destra) con il suo satellite

Davide Petenzi (a sinistra) con il suo satellite

Il primo volo nella stratosfera lo farà a settembre e sarà così testato per la sua missione in orbita in programma per il 2023, grazie alla collaborazione con una startup aerospaziale indiana. Il piccolo satellite in formato pocketqube, dal lato di 5 centimetri, creato da Davide Petenzi è quasi pronto per la sua missione: testare il funzionamento dei componenti elettronici nello spazio.

Disegnato e costruito nella sua casa di Pinerolo dal trentottenne maker, appassionato dal 2012 di stampa 3d, progettista autodidatta, il prototipo del dispositivo ha valso a Petenzi un contratto di lavoro con la startup romana Delta Space e collaborazioni internazionali.

“A ottobre dello scorso anno, il progetto mi ha dato la possibilità di essere selezionato per l’esposizione romana ‘Maker Faire’ dove, tra gli altri, ho incontrato il fondatore di Delta Space” racconta. A novembre il contratto di lavoro come progettista per realizzare satelliti in formato pocketqube e poi i contatti con un’azienda indiana che aveva le risorse per finanziare il lancio: “Sono tre le aziende al mondo in grado di creare satelliti di questo tipo e siamo tutti in contatto con un gruppo Whatsapp – spiega –. Caricate le immagini del mio lavoro, l’azienda indiana ci ha contattati”. Loro infatti avevano già un lancio nello spazio finanziato ma erano alla ricerca della tecnologia adatta.

Di ritorno dal Farnborough Internationale Air Show, esposizione nel Regno Unito dedicata all’eccellenza tecnologica legata al settore dello spazio, della difesa e dell’innovazione, Petenzi e i suoi colleghi sono ora concentrati sul test in programma a inizio settembre a Torino: “Il satellite sarà fissato ad un pallone ad elio che gli permetterà di raggiungere i 20/30 chilometri di altitudine in cui troverà le condizioni simili a quelle presenti nello spazio”. Fatto il suo lavoro, il pallone scoppierà e il satellite planerà a terra sorretto da un paracadute.

Questo primo lancio corona una svolta professionale concretizzata in pochi mesi: “Finalmente sto facendo quello che mi è sempre piaciuto: continuo a consegnare le pizze a domicilio, lavoro che faccio da molti anni, ma durante la giornata mi dedico alla progettazione e ai Meet con l’estero e con i miei colleghi. A volte riprendo appena torno a casa dalla pizzeria e continuo nella notte”.

La missione orbitale vera e propria partirà nel 2023 dalla Florida, ma intanto il piccolo satellite dovrà passare di mano in mano: “Noi realizzeremo il satellite, che sarà però assemblato in India e, prima di essere fissato al razzo, verrà chiuso in un apposito tubo contenitore da un’azienda spagnola”.

Elisa Rollino

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