C’è chi si immagina pannelli fotovoltaici nella cave dismesse, chi pensa a micro centraline idroelettriche per l’illuminazione pubblica o a centraline biomasse dislocate nel paese. Le ipotesi non mancano per il progetto di Comunità energetica che coinvolge tre Comuni dell’alta Val Pellice, ma la normativa è ancora poco chiara, come ribadisce l’Amministrazione che fa da capofila, quella di Villar Pellice. “Le norme non sono ancora ben definite e devono essere adeguate a quelle europee, ma dobbiamo cominciare a riflettere sulla possibilità di andare verso l’autosufficienza con interventi favorevoli alla qualità dell’ambiente” afferma Lilia Garnier, sindaco di Villar Pellice. Il progetto di Comunità energetica la cui progettazione è stata finanziata dalla Fondazione compagnia San Paolo coinvolge anche i Comuni di Bobbio Pellice e Rorà.
Questa sera, lunedì 20 giugno, alle 21, al Centro Odetto di Rorà (Piazza Fontana a Rorà), si terrà una prima presentazione del progetto ‘Verso l’autosufficienza energetica’, si parlerà delle idee ma anche delle incognite non ancora risolte dalla normativa. “Per esempio, il versante di Villar Pellice dietro il Municipio, dove un tempo c’erano le vigne e che ora è coperto da un bosco di invasione, è ben esposto e sarebbe la posizione ideale per pannelli fotovoltaici – spiega Garnier –. Ma possiamo destinarlo a quell’utilizzo? Perché la normativa attualmente non permette di posizionarli su terreno agricolo”. Tra le possibilità che ha individuato il Comune di Villar Pellice c’è piuttosto l’installazione di micro centraline idroelettriche in grado, ad esempio, di alimentare l’illuminazione pubblica.
A Rorà la questione è trovare un punto di equilibrio tra il posizionamento di pannelli fotovoltaici e la conservazione del paesaggio. “I pannelli, ad esempio, non si possono posizionare sui tetti delle abitazioni del centro paese per un vincolo di tipo paesaggistico. Stiamo quindi valutando eventuali deroghe ed altre possibilità come quella destinare all’installazione muraglioni e tettoie e le aree dismesse delle ex cave” racconta Claudia Bertinat, sindaco di Rorà.
Nel contesto del progetto, il Comune di Bobbio Pellice punta a rispolverare un’idea nata in passato: “Se ne erano occupate già passate Amministrazioni – rivela il sindaco Mauro Vignola -: l’idea è quella di creare in paese una o più centralina a biomassa per alimentare gli edifici pubblici come municipio, sala polivalente, scuola ed ex dogana reale”.