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Attualità | 06 aprile 2022, 15:28

A Rorà c’è una Casa che permette agli artisti russi di fuggire dalla censura

Sono numerose le richieste di aiuto inviate a Claudia Beccato e Sergey Balovin che ora stanno organizzando l’ospitalità e iniziative per consentire loro di incontrare colleghi ucraini

Polina da Krasnoyarsk (Russia) alla Casa col Forno di Rorà

Polina da Krasnoyarsk (Russia) alla Casa col Forno

Far sì che anche gli artisti russi possano esprimersi in Italia e lavorare con quelli ucraini per superare i limiti della censura. Da qualche settimana La Casa col Forno (Stone Oven House) di Rorà – la casa nel bosco in cui Odilla Pavarin e suo marito nascosero gli ebrei in fuga dalle persecuzioni – è tornata tristemente alla sua vocazione, quella di ‘rifugio’, ospitando una famiglia ucraina di Zaporižžja, un ragazzo russo che non vuole essere chiamato alle armi, e due fotografi siberiani.

I due creatori della residenza d’artista rorenga, Claudia Beccato e Sergey Balovin, hanno deciso però di andare oltre, offrendo l’occasione ad artisti russofoni di esprimersi su tutti i temi, anche quelli della guerra, e di poterlo fare assieme a colleghi ucraini. “Riceviamo una decina di richieste di ospitalità a settimana, si tratta di ucraini, alcuni già in Europa, altri ancora nel loro Paese. Ci ha contattato, ad esempio, un collettivo di artisti del teatro di Leopoli” racconta Beccato.

Ma sono aumentate anche le richieste di aiuto di russi che stanno decidendo di andare via: “A volte sono artisti giovani, che non hanno mai viaggiato prima, ma che patiscono la censura che ormai tocca tutti i campi”. Già prima della guerra, infatti, non mancavano i temi tabù: “Ad esempio, agli artisti che ricevevano fondi statali era vietato lavorare su temi come quello della droga e del sesso, ma ora c’è una recrudescenza” rivela Beccato. L’obiettivo di Beccato e Balovin è ora quello di ospitare artisti di cultura russofona e favorire l’incontro con i colleghi ucraini grazie ad iniziative che verranno annunciate nelle prossime settimane. Per contribuire al loro progetto si può donare con bonifico all’iban IT77T0306909606100000179773 della Banca Intesa San Paolo, intestandolo a Stone Oven House.

Elisa Rollino

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