Parte ‘Mamme in cammino’, il progetto di camminata di gruppo a cura della biblioteca ‘Carlo Levi’ di Torre Pellice. L’iniziativa è aperta alle donne in gravidanza e alle neo mamme di bambini da zero a tre anni ed è finalizzata a favorire il benessere psicofisico e la socialità.
La prima passeggiata si svolgerà martedì 15 marzo, con partenza alle 15 dalla biblioteca ‘Carlo Levi’ di Torre Pellice, in via Roberto d’Azeglio 10, che sarà anche la zona di arrivo del circuito che comprenderà vie pedonali, parchi pubblici e luoghi naturali e con importanza storica, da valorizzare, all’interno del Comune di Torre Pellice.
Alla biblioteca sarà possibile utilizzare il bagno dotato di fasciatoio. Si raccomanda alle interessate di munirsi di scarpe da ginnastica, passeggini o fasce.
“L’idea è nata durante il secondo lockdown, riflettendo su come continuare le attività legate al progetto nazionale ‘Nati per Leggere’, programma di promozione della lettura rivolto alle famiglie con bambini in età prescolare promosso dall’Associazione Culturale Pediatri, dall’Associazione Italiana Biblioteche e dal Centro per la Salute del Bambino” spiega Alessandra Quaglia, responsabile della biblioteca ‘Carlo Levi’.
“Abbiamo contattato l’Asl territoriale, di cui l’ufficio ‘Promozione della Salute’ si occupa anche di prima infanzia, e abbiamo formato un gruppo di lavoro insieme ad altre realtà del territorio come il nido d’infanzia comunale e il Ciss (Consorzio Intercomunale Servizi Sociali, ndr) nonché l’Amministrazione comunale. Il progetto è rivolto alle neomamme e alle donne in gravidanza perché sono state, a parer nostro, tra le categorie più penalizzate della situazione pandemica: basti pensare alle donne che hanno dovuto partorire da sole in ospedale. L’iniziativa vuole essere di buon auspicio per il futuro delle nuove madri e delle nuove famiglie” aggiunge Quaglia.
Grazie al Ciss il manifesto dell’iniziativa è stato tradotto in cinque lingue: inglese, francese, romeno, arabo e cinese. “Il progetto vuole favorire l’incontro e la socialità tra donne di tutte le comunità, che, anche se molto diverse, vengono accomunate dall’esperienza della maternità. Vogliamo valorizzare la diversità negli incontri e nella condivisione con altri, perché questo è sì un progetto nato per favorire il benessere fisico, ma è anche una nuova opportunità di incontro. Forse sembrerà strano che un’iniziativa del genere sia organizzata da una biblioteca, ed è vero che con la lettura può centrare poco: ma la nostra vuole essere una biblioteca ‘sociale’, e come ogni servizio pubblico crediamo che la nostra funzione sia di rispondere a bisogni e difficoltà della comunità, e il bisogno di incontro e di stare all’aria aperta è senz’altro sentito ai giorni nostri” conclude Quaglia.