Oggi la ritroviamo a lottare sui campi d’Italia e d’Europa, ma la battaglia più importante della sua vita Cecilia Salvai l’ha combattuta a soli 4 anni. L’avversario? Un linfoma di Hodgkin. I compagni di squadra? Medici e infermieri dell’ospedale Regina Margherita di Torino.
A raccontare la toccante esperienza è stata la stessa calciatrice nata a Pinerolo, nella Giornata Mondiale contro il cancro infantile, durante l’inaugurazione della nuova palestrina riabilitativa di Casa Ugi. Salvai, vice capitano della Juventus Women e nazionale azzurra, è stata la testimonial d’eccezione di una giornata importante per i bimbi di casa Ugi. "Quando avevo 4 anni - ha rivelato Salvai - sono stata colpita da un linfoma di Hodgkin, che ho superato grazie alle cure del Regina Margherita. In quanto allo sport e al movimento ne conosco bene l'efficacia, per cui dico che questa iniziativa è meravigliosa e che darò ai suoi curatori la mia massima collaborazione”.
Salvai in questo periodo è alle prese con un infortunio che la sta tenendo lontana dal rettangolo verde. Un contrattempo che non l’ha allontanata dall’impegno per il sociale. Per i bimbi che, come lei in passato, combattono ogni giorno contro mali oscuri.