La polemica è esplosa ieri con la sollevazione del sindacato infermieri Nursind e di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. L’Asl To3 ha comunicato che avrebbe decurtato del 50% gli importi delle ore di straordinario effettuate dal personale nel primo semestre 2021.
I sindacati hanno accolto come uno schiaffo la comunicazione, chiedendo che venisse annullata e si provvedesse al pagamento dell’intera somma.
I soldi, però, non ci sono: “Il pagamento degli straordinari, e di tutte le altre indennità previste dal contratto, gravano su un Fondo economico predefinito, non superabile dall’azienda – spiegano dalla Direzione –. Nel corso del 2021 l’AslTo3 ha corrisposto un ingente importo per le indennità di malattia infettiva e di terapia intensiva, in seguito all’impegno del personale in tali attività per far fronte alla pandemia. Inoltre, sempre per l’anno 2021, a quel Fondo si è attinto per erogare indennità a vario titolo ai numerosi operatori assunti a tempo determinato per l’emergenza Covid, tra cui 140 infermieri”.
Non ci sono quindi possibilità di un saldo immediato, ma si guarda alla Regione per sbloccare la soluzione: “L’impatto complessivo dell’emergenza pandemica ha necessariamente costretto l’Azienda a corrispondere una cifra totale di straordinario pari al 50% di quanto richiesto per i primi sei mesi del 2021, con riserva di corrispondere il restante 50% e il saldo degli ultimi sei mesi dell’anno entro i primi mesi del 2022. Questo subordinatamente all’integrazione del Fondo da parte della Regione, che è attesa per le prossime settimane ed è erogata in funzione dell’incremento del personale”.