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Scuola e formazione | 10 gennaio 2022, 16:51

L’Unione montana dei Comuni delle Valli Chisone e Germanasca investe sul ‘Ben-Essere’ dei giovani

L’ente sostiene il progetto che parte da un percorso portato avanti nell’Istituto comprensivo Gouthier di Perosa Argentina

L’Unione montana dei Comuni delle Valli Chisone e Germanasca investe sul ‘Ben-Essere’ dei giovani

L’Unione montana dei Comuni delle Valli Chisone e Germanasca investe sul benessere e la crescita relazionale delle nuove generazioni. È stato riconosciuto e finanziato il percorso portato avanti negli ultimi anni all’interno dell’Istituto Comprensivo Cirillo Gouthier di Perosa Argentina – che conta sedi dislocate a Pomaretto, Perrero, Prali, Roure, Fenestrelle e Pragelato: nasce così il progetto ‘Ben-Essere – Stare bene dentro e fuori scuola’.

Il progetto riguarderà prioritariamente le classi quinte della scuola primaria, e i ragazzi della scuola secondaria di primo grado, ma sarà aperto anche a genitori, docenti e, partendo da Perosa Argentina, all’intero territorio.

“Già da qualche anno, all’interno del nostro istituto, ci avvaliamo della collaborazione di un’educatrice professionale, specializzata nell’ascolto e nel dialogo, Sofia Vineis – racconta la vicepreside Eleonora Gonin –. L’anno scorso, anche in seguito alle problematiche derivate dall’isolamento causato dalla pandemia, abbiamo pensato a pomeriggi di socializzazione ed incontri extra scolastici, anche durante l’estate. L’idea era però quella di implementare ulteriormente l’offerta”.

Se finora questa tipologia di attività era stata finanziata attraverso l’otto per mille, per il progetto più complesso e completo, che l’Istituto Cirillo Gouthier aveva in mente, servivano maggiori fondi, ed hanno deciso di rivolgersi all’Unione montana dei Comuni: “Abbiamo subito ottenuto disponibilità e collaborazione – prosegue Gonin –. Tutte le varie pratiche burocratiche sono terminate positivamente lo scorso 9 dicembre, ed è stato approvato un programma atto alla prevenzione di determinati disturbi di natura psicologica, la funzione sarà quella di sentinelle sul territorio, che tengono il polso delle nuove generazioni”.

“Ci è stato chiesto di coinvolgere anche l’Istituto Marro, di Villar, che però al momento non ha voluto partecipare, ma ovviamente le porte sono aperte per una collaborazione futura, ed in ogni caso verranno organizzati incontri extra scolastici anche a Villar, Porte…” precisa Gonin.

Il progetto Ben-Essere, oltre all’ascolto dei ragazzi che si affacciano all’adolescenza, e che ne rappresenta il cardine, prevede un percorso educativo incentrato su affettività e sessualità, uno sportello dedicato a genitori, docenti e personale scolastico, e una formazione specifica per gli insegnanti, relativamente alla gestione del conflitto.

“Sono già partiti dei pomeriggi di socializzazione, e nella scuola secondaria di primo grado è stata allestita una saletta apposita, con divanetti, a creare un ambiente molto rilassato. Mentre nelle classi quinte della scuola primaria, è l’educatrice a raggiungerli in classe” conclude Gonin.

Soddisfatta l’educatrice professionista Sofia Vineis, specializzata nell’ascolto e nella consulenza con l’obiettivo di sostenere il benessere psicofisico, orientando la persona alla consapevolezza per una maggiore autonomia.

“Questo è il sesto anno che lavoro all’Istituto Gouthier, e ho visto crescere i nostri ragazzi. L’attuazione di questo progetto Ben-Essere, con il contributo dell’Unione montana, rappresenta il riconoscimento istituzionale dell’importanza della prevenzione del disagio, nelle nuove generazioni”.

Nella sua attività, che si svolge anche in Val Pellice, Vineis ha potuto constatare un’oggettiva criticità per chi, in questi anni di pandemia, si è affacciato all’adolescenza: “Con l’approdo alle scuole medie, comincia un distacco dalle famiglie, per cercare se stessi, una prima autonomia organizzativa, che la pandemia ha stravolto, creando una generazione di analfabeti relazionali, che ha bisogno di aiuto – spiega Vineis –. Ben-Essere è strutturato per coinvolgere diversi strati della società, e diverse professioni e ruoli, con incontri dedicati non solamente ai ragazzi, ma alle loro famiglie, affrontando di volta in volta le problematiche più diffuse, come ad esempio la sessualità o i problemi nei quali possono incappare nel mondo di internet, e una formazione specifica per docenti, con il fine di riconoscere per tempo eventuali campanelli d’allarme».

A partire dalla prossima primavera, la scuola uscirà sul territorio, con due presidi settimanali all’aperto, a Perosa Argentina e Villar Perosa.

“Ma già ora la scuola di Perosa è aperta un pomeriggio a settimana, e al mio fianco ci tengo a sottolineare il contributo dei docenti” conclude Vineis.

Tatiana Micaela Truffa

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