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Attualità | 08 ottobre 2021, 16:31

Leoni, bufale e aquile ‘invadono’ Pinerolo fino a gennaio 2022 [FOTO]

Le opere di Davide Rivalta sono al centro della seconda edizione di ‘Scultura Diffusa’

Le opere di Rivalta (foto di Cinzia Consolati)

Le opere di Rivalta (foto di Cinzia Consolati)

Un leone in piazza D’Armi, tre bufale in piazza San Donato ed un’aquila reale nel piazzale di San Maurizio: sono solo alcuni dei monumentali animali di bronzo disseminati per la città di Pinerolo.

Le sculture dell’artista bolognese Davide Rivalta arrivano in città per la ‘Biennale Città di Pinerolo’: “Questa è la seconda edizione di ‘Scultura Diffusa’ che, dopo l’edizione ‘0’ del 2017, con Carin Grudda, e la prima del 2019, con Mariagrazia Abbaldo e Paolo Albertelli, si presenta più articolata, interessando più aree e con un maggior numero di installazioni” spiega Patrik Losano, responsabile della Galleria. La mostra a cielo aperto, intitolata ‘Passaggi Irrituali’, sarà visitabile dal 9 ottobre al 9 gennaio 2022: durante l’inaugurazione, che si terrà domani, alle 17, in piazza D’Armi, saranno presenti sia l’artista che il curatore.

Rivalta, nato nel 1974 a Bologna, si è diplomato all’Accademia di Belle Arti, nella quale insegna dal 2004. Sue opere sono in permanenza in diverse città italiane e straniere; sue esposizioni sono state allestite in importanti sedi istituzionali, dal Palazzo Reale di Torino al Palazzo del Quirinale di Roma, e musei prestigiosi, da quello di San Vitale a Ravenna alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma: “L’auspicio è che Pinerolo venga annoverata tra circuiti di arte in cui sono collocate le sue installazioni: è stata infatti avanzata la proposta di acquisire una sua scultura e di mantenerla esposta” aggiunge Losano.

Il curatore e critico d’arte della mostra, Pier Luigi Tazzi, vive a Capalle, in provincia di Firenze, e a NongPrue in Thailandia. Tra i suoi progetti espositivi, si ricordano quelli realizzati per la Biennale di Venezia, il Mathaf di Doha, il Documenta di Kassel, il Moderna Museet di Stoccolma e il Mori Art Museum di Tokyo. Dal 2018 è consulente curatoriale di Davide Rivalta.

La disposizione delle sculture non è casuale: “Le opere sono state collocate in città seguendo una doppia traiettoria. La prima si sviluppa dal borgo superiore di Pinerolo, rappresentato dalla Parrocchiale di San Maurizio, il punto più alto e panoramico della città, a quello inferiore, passando attraverso le vie pedonali del centro storico, fino in piazza Fontana, su cui affaccia la caserma, sede della Scuola di Cavalleria. L’altra, invece, parte dalla Galleria Losano e arriva a piazza d’Armi. Queste creature forgiate in bronzo, che attraversano la città, sono state pensate per essere collocate in dialogo con il paesaggio che le circonda: sono ideate e situate nello spazio urbano per essere percepite come un’epifania dal passante che improvvisamente le vede. Infatti – dettaglia Losano – l’obiettivo è anche quello di valorizzare zone e scorci talvolta poco noti o di passaggio che meriterebbero uno sguardo meno di sfuggita, come via San Francesco da Paolo o le terrazze Acaja in via Principi d’Acaja”.

La scelta del luogo è quindi un aspetto fondamentale dell’esposizione di leoni, lupi, bufale, babbuini, gorilla, orsi e aquile: “Le opere, prima di essere installate, sono state scelte con attenzione sia dall’artista che dal curatore, che hanno studiato l’interazione tra arte, paesaggio urbano e comunità: è proprio l’estraneità delle sculture rispetto al contesto a spingere alla ricerca del suo significato profondo, ad interrogarsi sul rapporto tra l’uomo e la natura”.

Il percorso artistico, presentato il 10 settembre durante la 45a Rassegna dell’Artigianato di Pinerolo, continua anche all’interno della Galleria Losano Associazione Arte e Cultura, in via Savoia 33, con il titolo di ‘Laboratorium’: qui sono esposte non solo altre sculture di animali, ma anche bozzetti, prototipi, disegni e i diversi materiali di supporto con cui progetta e realizza le sue opere. Si ha dunque la possibilità di ripercorrere il processo creativo delle sculture: dalla modellazione alla fusione. La sua espressione artistica non si esaurisce infatti soltanto nella lavorazione del bronzo, ma si cimenta anche in quella della resina, del metallo, del bronzo e dell’alluminio, oltre alla realizzazione di dipinti e disegni. La mostra è aperta fino al 18 dicembre.

Intanto qualche vandalo ha già colpito, dando il giro alla scultura che si trova in piazza Vittorio Veneto, vicino al monumento.

Veronica Signoretta

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