Un leone in piazza D’Armi, tre bufale in piazza San Donato ed un’aquila reale nel piazzale di San Maurizio: sono solo alcuni dei monumentali animali di bronzo disseminati per la città di Pinerolo.
Le sculture dell’artista bolognese Davide Rivalta arrivano in città per la ‘Biennale Città di Pinerolo’: “Questa è la seconda edizione di ‘Scultura Diffusa’ che, dopo l’edizione ‘0’ del 2017, con Carin Grudda, e la prima del 2019, con Mariagrazia Abbaldo e Paolo Albertelli, si presenta più articolata, interessando più aree e con un maggior numero di installazioni” spiega Patrik Losano, responsabile della Galleria. La mostra a cielo aperto, intitolata ‘Passaggi Irrituali’, sarà visitabile dal 9 ottobre al 9 gennaio 2022: durante l’inaugurazione, che si terrà domani, alle 17, in piazza D’Armi, saranno presenti sia l’artista che il curatore.
Rivalta, nato nel 1974 a Bologna, si è diplomato all’Accademia di Belle Arti, nella quale insegna dal 2004. Sue opere sono in permanenza in diverse città italiane e straniere; sue esposizioni sono state allestite in importanti sedi istituzionali, dal Palazzo Reale di Torino al Palazzo del Quirinale di Roma, e musei prestigiosi, da quello di San Vitale a Ravenna alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma: “L’auspicio è che Pinerolo venga annoverata tra circuiti di arte in cui sono collocate le sue installazioni: è stata infatti avanzata la proposta di acquisire una sua scultura e di mantenerla esposta” aggiunge Losano.
Il curatore e critico d’arte della mostra, Pier Luigi Tazzi, vive a Capalle, in provincia di Firenze, e a NongPrue in Thailandia. Tra i suoi progetti espositivi, si ricordano quelli realizzati per la Biennale di Venezia, il Mathaf di Doha, il Documenta di Kassel, il Moderna Museet di Stoccolma e il Mori Art Museum di Tokyo. Dal 2018 è consulente curatoriale di Davide Rivalta.
La disposizione delle sculture non è casuale: “Le opere sono state collocate in città seguendo una doppia traiettoria. La prima si sviluppa dal borgo superiore di Pinerolo, rappresentato dalla Parrocchiale di San Maurizio, il punto più alto e panoramico della città, a quello inferiore, passando attraverso le vie pedonali del centro storico, fino in piazza Fontana, su cui affaccia la caserma, sede della Scuola di Cavalleria. L’altra, invece, parte dalla Galleria Losano e arriva a piazza d’Armi. Queste creature forgiate in bronzo, che attraversano la città, sono state pensate per essere collocate in dialogo con il paesaggio che le circonda: sono ideate e situate nello spazio urbano per essere percepite come un’epifania dal passante che improvvisamente le vede. Infatti – dettaglia Losano – l’obiettivo è anche quello di valorizzare zone e scorci talvolta poco noti o di passaggio che meriterebbero uno sguardo meno di sfuggita, come via San Francesco da Paolo o le terrazze Acaja in via Principi d’Acaja”.
La scelta del luogo è quindi un aspetto fondamentale dell’esposizione di leoni, lupi, bufale, babbuini, gorilla, orsi e aquile: “Le opere, prima di essere installate, sono state scelte con attenzione sia dall’artista che dal curatore, che hanno studiato l’interazione tra arte, paesaggio urbano e comunità: è proprio l’estraneità delle sculture rispetto al contesto a spingere alla ricerca del suo significato profondo, ad interrogarsi sul rapporto tra l’uomo e la natura”.
Il percorso artistico, presentato il 10 settembre durante la 45a Rassegna dell’Artigianato di Pinerolo, continua anche all’interno della Galleria Losano Associazione Arte e Cultura, in via Savoia 33, con il titolo di ‘Laboratorium’: qui sono esposte non solo altre sculture di animali, ma anche bozzetti, prototipi, disegni e i diversi materiali di supporto con cui progetta e realizza le sue opere. Si ha dunque la possibilità di ripercorrere il processo creativo delle sculture: dalla modellazione alla fusione. La sua espressione artistica non si esaurisce infatti soltanto nella lavorazione del bronzo, ma si cimenta anche in quella della resina, del metallo, del bronzo e dell’alluminio, oltre alla realizzazione di dipinti e disegni. La mostra è aperta fino al 18 dicembre.
Intanto qualche vandalo ha già colpito, dando il giro alla scultura che si trova in piazza Vittorio Veneto, vicino al monumento.