Al posto di chiudere domenica, chiuderanno già domani. Anche i gestori del Rifugio Granero di Bobbio Pellice, che si trova a 2.377 metri nella zona di Adrech del Laus hanno dovuto fare i conti con la scarsità di acqua.
“Noi non abbiamo tanto un problema di approvvigionamento di acqua corrente, perché le sorgenti da cui la attingiamo, ne hanno ancora, anche se non molta – spiega Antonella Odin, che gestisce la struttura con la famiglia –. Il problema è legato al lago da cui ricaviamo elettricità con una centralina idroelettrica. Il livello è troppo basso per far funzionare la turbina come dovrebbe”.
Il timore di Odin è che quanto successo quest’anno si ripeta in futuro e “renda impossibile tenere aperti rifugi come il nostro a settembre – argomenta –. È colpa nostra, se non prestiamo attenzione all’ambiente, la situazione peggiorerà ancora. Quest’inverno ha nevicato poco e non piove ormai da diverso tempo. Già in passato a fine stagione c’era una riduzione del livello del lago, ma non come quest’anno”.