Parte da Ghigo e arriva a Villa, nel Comune di Prali, costeggiando il torrente, ed è un susseguirsi di racconti scritti o udibili, panchine, sculture e alberi magici: è il sentiero dei bambini, inaugurato lo scorso 17 luglio da un’idea della Pro loco, ma frutto di un progetto corale che coinvolge l’intera comunità, di residenti e turisti abituali.
“Prali non è località da turismo di massa, ma è un luogo che ha bisogno di passione, di affetto. Come Pro loco volevamo lasciare una struttura permanente, e abbiamo scelto di rivolgerci ai più piccoli, che sono il futuro, per crescere una comunità di persone e di famiglie che siano legate a Prali, che vengano e tornino qua perché vogliono bene a Prali – racconta Antonio Argenio, presidente dell’associazione –. Nel nostro sentiero dei bambini, che è un progetto in divenire, destinato ad evolversi ulteriormente, trovano spazio panchine e sculture di legno ad opera di Daniele Viglianco, nel forte legame con la montagna, e scenari ricchi di suggestione e fantasia, come il villaggio degli gnomi e il bosco degli animali parlanti. Per quello che è il legame storico fra Prali e i libri, abbiamo pensato di coinvolgere un villeggiante, Guido Quarzo, e la sua storia dal titolo ‘L’uomo che seguiva i sassi’”.
Il percorso è suddiviso in cinque tappe, in ciascuna delle quali è presente un pannello, illustrato da Piergiacomo Petrioli, con il racconto scritto, e, scaricando il QR Code, è possibile anche ascoltarlo, e ascoltare la voce dei bambini cantare una canzone ispirata al racconto stesso: “Io ho scritto musica e parole di questa canzone – prosegue Argenio –, poi l’arrangiamento musicale è stato opera del gruppo piemontese Adam Smith”.
La prima implementazione del sentiero dei bambini sarà all’insegna dell’inclusività, con la collaborazione dell’associazione AMA.le lqsec2, che si occupa dei bambini colpiti dalla rarissima mutazione del gene lqsec2.
Dal primo al cinque settembre, Prali ospiterà la rassegna ‘Ama.re la montagna’, finanziata da Fondazione Time2, fra laboratori di Pet-terapy, giocomotricità, campane tibetane, spettacoli di letture animate e burattini, passeggiate, laboratori tattili, sensoriali e sulla montagna.
“Saranno giornate dedicate alle famiglie, un momento di incontro fra persone, per avvicinare alla montagna anche i ragazzi con disabilità, e al contempo donare sollievo e svago a loro e alle loro famiglie. La montagna, la natura in genere, sono sempre un’ottima opportunità per rigenerarsi, ed è giusto che siano accessibili a tutti – racconta Mara Peyrot, dell’associazione AMA.le –. Durante il pomeriggio del 4 settembre, verrà consegnata al sindaco una jolette, una speciale sedia a rotelle ideale per i terreni più scoscesi e dissestati, permettendo così a tutti una bella passeggiata in montagna”.
Per l’occasione, grazie al lavoro svolto da BUM – Centro Autismo della Diaconia Valdese di Pinerolo, nel sentiero dei bambini, verranno aggiunti dei pannelli che raccontano ‘L’uomo che seguiva i sassi’ di Guido Quarzo, nel linguaggio della Comunicazione Aumentativa Alternativa, di modo da renderlo fruibile a tutti.