La classe 5a B di Perosa Argentina, della scuola primaria dell’Istituto Cirillo Gouthier, ha lanciato un appello rivolto all’intera cittadinanza di Perosa Argentina, affinché partecipi alla raccolta firme per concedere a Patrick Zaki la cittadinanza italiana, ed agire così concretamente in favore della sua liberazione.
Patrick Zaki è uno studente egiziano, che frequentava il Master Gemma (Gender and women’s studies) all’Università di Bologna. Gli studenti non europei, partecipano a questo master dopo una rigorosa selezione del curriculum.
Ma Zaki, da anni, oltre allo studio è impegnato attivamente nella tutela dei diritti umani, e collabora con l’organizzazione egiziana Eipr, che si occupa di rafforzare e tutelare le libertà e i diritti fondamentali degli esseri umani. Per questo motivo, il 7 febbraio del 2020, è stato arrestato in Egitto, a Il Cairo, durante una vacanza nella quale era tornato a trovare la famiglia.
“La petizione è nata spontaneamente in classe, fra gli alunni, perché il nostro modus operandi è quello di lasciarli il più possibile liberi di pensare, agire, porsi delle domande e conseguentemente trovare delle risposte, capire come procedere... – racconta Sarah Prina, insegnante, che si è occupata della condivisione della petizione sui social –. Con me, per italiano, abbiamo imparato a leggere i giornali, partendo da quelli locali, a scrivere una lettera… Poi loro si sono posti il quesito ‘ma ora, le lettere si scrivono ancora?’ e così siamo passati a come si scrive un’e-mail. Con la mia collega Antonella Bonansea, che si occupa di geografia ed educazione civica, i ragazzi sono stati spronati a cercare notizie che provenissero da tutto il mondo”.
È così che un’alunna ha letto e riportato la notizia che Genova non ha concesso la cittadinanza a Patrick Zaki, e da lì è scaturita la curiosità generale su chi fosse Patrick Zaki, e cosa c’entrassero Genova e la cittadinanza.
In questo modo i ragazzi sono venuti a conoscenza dell’iniziativa ‘100 città con Patrick’ che mira a convincere diverse Amministrazioni comunali a concedere la cittadinanza onoraria, per fare pressione sullo Stato, affinché conceda la cittadinanza italiana a Zaki, affinché lo Stato italiano intervenga e prenda una decisione netta nella vicenda.
“È a questo punto che si sono chiesti Perosa Argentina cos’avesse fatto, se avesse concesso la cittadinanza onoraria – prosegue il racconto Prina – ed allora il passo successivo è stato quello di contattare il sindaco Nadia Brunetto, in videochiamata, dato questo periodo di pandemia”.
La risposta del primo cittadino è stata che, come Comune, ancora non avevano avuto modo e tempo di impegnarsi nella vicenda, ma ha spronato i ragazzi a fare quanto in loro potere per portare avanti la questione.
“Così in classe abbiamo parlato di raccolta firme, rendendoci però conto di come non fosse fattibile, in questo momento, passare di casa in casa a raccogliere le firme, ed allora, con gli alunni, abbiamo scoperto le piattaforme online, all’interno delle quali lanciare una petizione e raccogliere le firme – conclude Prina – E così è nato il tutto. L’ultimo quesito che si sono posti i ragazzi, è stato quello che, essendo minorenni, non avrebbero potuto firmare. Ma ci siamo accordati che avremmo fatto presente la cosa al sindaco, ma, dal momento che questa petizione è stata una loro volontà, sarebbe stato brutto e sbagliato non farli firmare”. Ecco il link per aderire.
Tatiana Micaela Truffa