“Ci ho pensato molto, ma è uno sbocco naturale del mio percorso personale e professionale, perché mi sono sempre impegnata per costruire qualcosa”. Silvia Lorenzino spiega così la sua decisione di accettare la candidatura a sindaco offertagli dal Pd.
Pinerolese di nascita, Lorenzino confessa di “aver vissuto male l’immobilismo degli ultimi anni, dove la città ha perso un pezzo per volta, senza che si facesse qualcosa”. Il riferimento è all’addio di una serie di servizi come Tribunale, Camera di commercio…
Nell’ambito del centrosinistra il suo non è l’unico nome sul tavolo. Prima della sua candidatura era venuta fuori quella del medico Luciano Griso, sostenuto da una parte di Sinistra italiana: “La presenza di altre candidature è positiva, non le vedo come antagoniste, ma come persone con cui dialogare per arrivare un programma condiviso. È meglio che ci siano più proposte che immobilismo. Anche perché attorno al mio nome vorrei ci fosse una coalizione più ampia possibile”.
Lorenzino è conosciuta per il suo impegno a fianco delle donne vittime di violenza. È stata presidente dell’associazione Svolta donna e ora è vicepresidente dei Centri Antiviolenza E.M.M.A. Onlus, in cui Svolta donna è confluita.
In molti si chiedono come concilierà l’impegno di candidato sindaco ed eventuale primo cittadino, con quello associativo. Oppure se si dimetterà da vicepresidente: “Non c’è un’incompatibilità per legge, perché l’associazione non prende contributi dal Comune. Quindi ho tempo per valutare cosa è meglio fare e se e quando lasciare la carica”. Proprio sulla carica iniziano a girare le prime voci che saranno destinate a diventare tema da campagna elettorale. L’oggetto di queste voci è il compenso che Lorenzino prende per il suo incarico: “Prendo un compenso di 1.400 euro lordi al mese, perché l’associazione ha un bilancio importante e richiede impegno nel gestirla. È un ragionamento analogo al compenso che viene riconosciuto a un sindaco per il suo ruolo – spiega –. Ma non voglio che l’associazione venga tirata in ballo, con strumentalizzazioni ingiuste. Accetto le critiche e le polemiche sul mio conto, ma chiedo rispetto per una realtà che opera in un campo delicato e vorrei che venisse lasciata fuori dal dibattito politico”.