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Attualità | 23 settembre 2020, 09:55

Le case di riposo e per disabili di valdesi e cattolici chiedono un aiuto urgente per superare la crisi

Nel Pinerolese si sta lavorando a un appello alla Regione per un aggiornamento del piano tariffario e un sostegno economico

Il Rifugio Re Carlo Alberto di Luserna San Giovanni

Il Rifugio Re Carlo Alberto di Luserna San Giovanni

La situazione economica in cui versano le strutture per anziani e per disabili del Pinerolese è complicato e la Diaconia Valdese e la Diocesi di Pinerolo intendono chiedere un aiuto urgente alla Regione. Da qualche giorno circola una lettera che è stata girata anche ai sindaci ed è indirizzata al presidente della Regione, Alberto Cirio, all’assessore alla sanità, Luigi Genesio Icardi e all’assessore alle politiche sociali, Chiara Caucino.

«Il nostro non è un atteggiamento polemico, piuttosto chiediamo più attenzione alla situazione in cui versano le strutture per anziani e disabili. Si tratta di realtà in grande sofferenza perché i costi di gestione sono nettamente aumentati» commenta Marco Armand Hugon per la Diaconia valdese valli. La Diaconia sul territorio conta 4 strutture per anziani e 1 per disabili convenzionate con il servizio sanitario.

La situazione sarebbe già stata delicata prima dell’arrivo della pandemia che l’avrebbe fatta poi rapidamente precipitare, così come descrive Armand Hugon: «Le rette convenzionate sono ferme da 7 anni così come la quota a carico del Sistema Sanitario. Tuttavia nel frattempo il costo per il personale è incrementato perché ci sono stati due aumenti contrattuali. La situazione era quindi già critica: sarebbe bastato un nonnulla per far saltare i bilanci, ma il Covid non è stato una nonnulla».

Ora il riflesso economico delle norme per gestire la pandemia diventa difficile da sostenere: ingenti i costi per l’acquisto dei dispositivi di protezione individuale, per la sanificazione e per la gestione del personale tenendo conto delle assenze per infortuni Covid e malattie e per l’aumento delle esigenze assistenziali dei pazienti. «Le nuove norme sono giustissime ma i costi sono enormi e continuativi nel tempo – continua  Armand Hugon –. Inoltre riscontriamo grosse difficoltà nell’inserimento di nuove persone in struttura».

Problemi che anche la Diocesi di Pinerolo si trova ad affrontare e che il vescovo Monsignor Derio Olivero, altro firmatario della lettera, sta discutendo con le strutture che vi fanno capo.

La richiesta alla Regione è di un adeguamento del piano tariffario e con un sostegno economico straordinario: «Finora non abbiamo avuto alcun supporto ma sappiamo anche che alcune Regioni, proprio in questo periodo, hanno stanziato risorse supplementari per le strutture per anziani e disabili – sottolinea Armand Hugon –. In alcuni casi si parla di 5 o 7 euro per ospite: sembrano cifre piccole prese singolarmente ma complessivamente potrebbero fare la differenza e rappresenterebbero un segno di disponibilità».

Ieri l’assessore Icardi, in qualità di coordinatore della Commissione Salute Nazionale, ha scritto al Ministro della Salute Roberto Speranza per chiedere che il Sistema sanitario nazionale versi una quota maggiore per fronteggiare le criticità di questa fase. «Icardi sta seguendo in prima persona gli sviluppi. Per quanto mi riguarda, posso rassicurare che l'aumento delle tariffe non è un'ipotesi presa in considerazione. Nelle prossime settimane, insieme al Presidente Cirio e al collega Icardi, calendarizzeremo un incontro con i famigliari degli utenti delle residenze per anziani per dare ascolto alle loro istanze» è il commento dell’assessore Caucino.

Elisa Rollino

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