«L’obiettivo è allungare le stagioni invernali ed estive, offrendo una serie di alternative che attirino turisti e sportivi durante tutto l’anno, creando posti di lavoro». Queste parole del vicesindaco Mauro Marino spiegano il presupposto del nuovo progetto di riqualificazione dell’area dei trampolini olimpici di Pragelato.
Un progetto che prende le mosse dal precedente “Pragelato Natural Terrain”, presentato in Regione il 20 luglio 2017 dall’allora sindaco Monica Berton, con alcuni correttivi: «Sarebbe stato stupido buttare all’aria il lavoro fatto, ma lo abbiamo integrato puntando su alcune attrattive come lo skiroll» osserva Maurino.
«Ieri abbiamo presentato alla presidenza della Regione il nostro progetto di riqualificazione dell’ex stadio olimpico del salto, che è stato siglato dopo molti incontri e confronti» annuncia il sindaco Giorgio Merlo, che precisa: «La volontà è quella di rendere l’area curata e permeabile, proponendo un mix di attività capaci di attrarre e interessare innumerevoli tipologie di utenti. Dagli atleti sportivi ai bambini, dagli anziani alle persone che vogliono semplicemente rilassarsi al sole».
Il disegno prevede la riqualificazione dei trampolini di allenamento per dedicarli alle scuole di sci. Mentre verranno smantellati quelli olimpici, tranne la pista di lancio dell’HS140, cioè la parte in alto, dove gli atleti preparavano il salto. Questa rimarrà come testimonianza delle Olimpiadi invernali del 2006.
Sul percorso degli ex trampolini, d’inverno si potrà sciare e verrà anche posizionata una zip line, il cosiddetto volo d’angelo, che ha già un esempio nel Pinerolese: “Il volo del Dahu” a Pomaretto.
Nell’area i potranno praticare anche down hill e appunto skiroll. Non mancherà nemmeno una pista di pump track, dove si possono fare evoluzioni con bici, pattini e così via.
«Le prossime fasi ci vedranno impegnati a definire i costi e a stimare i tempi di trasformazione dell’area – anticipa Maurino –. Sappiamo già che ci vogliono milioni di euro, perché costa già molto smantellare le strutture olimpiche». Il Comune, però, punta a diverse linee di finanziamento: «Possiamo impiegare i fondi del tesoretto olimpico, che ci sono già stati assegnati, poi stiamo valutando di attingere a contributi per le riconversioni green, nonché ai fondi per le aree montante» prospetta il vicesindaco.