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Torino | 15 luglio 2020, 14:28

Cairo nel mirino della contestazione potrebbe cedere il Toro. Spunta il nome di Gustavo Denegri

Il presidente granata nega qualsiasi trattativa (“certe voci sono totalmente infondate"), ma domani, prima della gara contro il Genoa, si annuncia l'ennesimo flash mob per invocare un cambio della guardia. All'orizzonte il patron di DiaSorin?

Cairo nel mirino della contestazione potrebbe cedere il Toro. Spunta il nome di Gustavo Denegri

L'aria attorno al Toro si è fatta molto pesante nell'ultimo periodo. Quella della classifica, con la zona retrocessione pericolosamente vicina, dopo l'ennesima sconfitta, ma anche per il presidente Urbano Cairo.

Da tempo il patron è finito nel mirino della tifoseria, che aveva iniziato ad attaccarlo già a fine agosto, prima del debutto in campionato contro il Sassuolo, con striscioni all'esterno del Fila e dell'Olimpico per denunciarne l'immobilismo sul mercato. Poi i risultati negativi avevano portato all'esposizione di altri striscioni di contestazione durante il prosieguo della stagione, con Cairo - ma soprattutto Mazzarri e la squadra - finiti nel mirino dei tifosi anche prima delle partite contro Fiorentina e Spal, ma soprattutto al termine del clamoroso 0-7 casalingo contro l'Atalanta.

Sembrava il preludio ad una maxi protesta prima e durante la successiva gara casalinga contro la Samp, ma prima il cambio in panchina (via Walter Mazzarri per il 'cuore granata' Moreno Longo) e poi il lunghissimo lockdown avevano fatto rientrare ogni progetto del genere. Ma appena il campionato è ripartito, assieme alle sconfitte della squadra sono ripartite le contestazioni dei tifosi, stavolta in forma di flash mob.

E' successo il 20 giugno, a poche ore dalla sfida col Parma e poi il 4 luglio, prima del derby con la Juve, sempre all'esterno dell'Olimpico e con una partecipazione crescente, in numero e rumore, da parte dei tifosi. Che domani, alle ore 19, si sono dati appuntamento all'esterno dell'Olimpico ufficialmente per far sentire la loro voce a sostegno della squadra, a ridosso della delicatissima sfida salvezza contro il Genoa, ma è naturale pensare che sarà l'occasione di una ennesima contestazione nei confronti di Cairo, invitandolo a farsi da parte e a mettere in vendita la società.

Il presidente ha sempre negato una possibilità del genere, ancora in tempi recenti, smentendo qualsiasi trattativa: “Non so chi abbia messo in giro certe voci, sono totalmente infondate“, ha detto l'editore e pubblicitario alessandrino. Ma da tempo si sussurra di un patto di segretezza, per chi si volesse avvicinare al Toro, da rispettare scrupolosamente se si intende avviare una reale trattativa. E un nome circola da settimane negli ambienti granata, quello di Augusto Denegri, presidente di DiaSorin, famoso uomo d’affari con un patrimonio netto di 3,4 miliardi di dollari aggiornato al 2020.

A guidare il Toro, però, potrebbe essere il figlio Michele Denegri, l'uomo che ha rilanciato il ristorante "Il Cambio" e che con il progetto Combo ha ridato anima e futuro ad uno dei luoghi simbolo di Torino, a Porta Palazzo. Pioveranno inevitabili le smentite, soprattutto ora che neppure si sa in quale categoria il Toro giocherà a settembre (e questo può fare tutta la differenza del mondo, in una trattativa del genere ballano almeno 50 milioni, che sia serie A piuttosto che B), ma se son rose...

Massimo De Marzi

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