All’inferno e ritorno. Per oltre mezz’ora il Toro ha visto lo spettro della serie B, dopo essere andato sotto nella sfida salvezza contro il Brescia, ma nella ripresa i gol di Verdi e Belotti hanno ribaltato la situazione, prima che Zaza facesse scorrere i titoli di coda con la rete del 3-1.
La seconda vittoria dell’era Longo permette ai granata di salire a +7 sul terzultimo posto, adesso occupato dal Genoa, al termine di una serata sconsigliata ai deboli di cuore. L’inizio era stato promettente: gol annullato a Belotti, due occasioni per Verdi (compresa una traversa), ma poi al secondo tentativo offensivo il Brescia trova il vantaggio con Torregrossa, complice una clamorosa dormita della difesa. A quel punto il Toro sbanda paurosamente, Zaza si divora un paio di occasioni, ma la più ghiotta la spreca proprio l’autore dell’1-0, che da due passi grazia Sirigu.
I granata sono come un pugile finito k.o. ma vengono salvati dall’intervallo, che rivitalizza la squadra, capace di ripartire alla carica in avvio di ripresa, con l’immediato pareggio di Verdi (anche se si tratta di una autorete, per dirla tutta), prologo al sorpasso firmato dal colpo di testa di Belotti. Poi la squadra di Longo non rischia più nulla e nel finale cala il tris con Zaza, che in precedenza si era beccato un giallo che gli farà saltare per squalificare la gara contro l’Inter. Ma adesso per il Toro la situazione si è fatta molto più leggera, dopo aver visto le streghe nel momento in cui le rondinelle volteggiavano sull’1-0. Per lo spettacolo e il bel gioco ripassare, ma in questa occassione era troppo importante il risultato e, almeno per una volta, un gruppo apparso in troppe occasioni privo di carattere, ha dimostrato di averne, almeno nel secondo tempo, giocato sostanzialmente ad una porta.
Cronaca. Per la sfida più delicata della stagione Longo vara un Toro a trazione anteriore, con Verdi e Ansaldi esterni di centrocampo e Zaza partner di Belotti in attacco, mentre la retroguardia ritrova il suo leader Nkoulou. Nel Brescia, da settimane organo di Balotelli, sono Donnarumma e Torregrossa i due terminali offrensivi del 4-4-2 scelto da Lopez. Le rondinelle volano basse in avvio, soffrendo la partenza aggressiva di un Torino, che si vede annullare per fuorigioco al 4’ il gol che Belotti aveva firmato con una gran sventola sotto la traversa. Poi è Verdi a guidare l’arrembaggio granata, ma l’ex napoletano al 9’ pizzica la traversa, mentre al 12’ costringe a salvarsi in corner con qualche affanno il portere Joronen.
Il primo squillo degli ospiti arriva la quarto d’ora, quando la retroguardia granata si fa sorprendere di testa su azione d’angolo, ma Sirigu si salva in qualche modo su Mateju. L’estremo difensore non può nulla, invece, al minuto 21 quando la difesa si addormenta su un lancio da metà campo di Bjarnason (la cui traiettoria è allungata dal rimpallo con Meite) che trova il liberissimo Torregrossa in grado di fare una dozzina di metri in beata solitudine, prima di indovinare il pallonetto vincente che regala il vantaggio al Brescia. Il Toro accusa il colpo e poco dopo il solito Torregrossa sfiora di testa il clamoroso raddoppio, mentre gli uomini di Longo trascorrono un quarto d’ora prima di tornare ad affacciarsi in area avversaria, con Zaza che prima toglie un pallone invitante e Belotti, che nel prosieguo dell’azione cicca clamorosamente dentro i sedici metri.
Il Brescia quando riparte dà sempre la sensazione di poter fare male, con il tiro da fuori di Donnarumma al 35’ (leggermente deviato) che obbliga Sirigu a salvarsi coi piedi. Zaza per due volte manca il pareggio granata, prima con un tiro troppo centrale e poi, con Joronen fuori dai pali, non inquadrando lo specchio da pochi passi. Ma l’occasione più grossa, prima di quella non sfrutta da Verdi a pochi secondi dalla pausa, è quella che lo scatenato Torregrossa si divora di testa, tutto solo a pochi passi da Sirigu, a conferma delle amnesie continue della retroguardia di Longo.
Per fortuna del Toro la ripresa inizia con l’imnmediato pareggio, firmato da Verdi ma in realtà si tratta di autorete di Mateju, che con la sua decisiva deviazione spiazza nettamente il proprio portiere sulla conclusione dell’ex napoletano. I granata insistono e poco dopo solo il palo esterno nega al colpo di testa di Belotti di firmare il sorpasso della formazione di Longo. Ma il 2-1 è nell’aria e arriva poco prima del quarto d’ora, protagonisti i due granata migliori: il tiro-cross di Verdi viene ‘sporcato’ da Papetti e il Gallo Belotti di testa è lesto ad approfittarne, trovando il liberatorio vantaggio granata.
Lopez a questo punto cambia il Brescia, inserendo Zmrhal e Viviani per aggiungere forze fresche ad un centrocampo andato in sofferenza nel secondo tempo, ma le rondinelle non hanno più gli spazi invitanti di inizio partita, anzi vengono graziati da Belotti, che sbaglia il tocco per Zaza che avrebbe potuto portare al 3-1. Alla mezz’ora altro doppio cambio nel Brescia, con gli innesti di Skrabb per Spalek e Ndoj per Dessena, mentre è Ola Aina il primo giocatore che si alza dalla panchina per Longo, rimpiazzando uno stanchissimo Ansaldi, mentre poco dopo Lukic rileva Verdi, per aggiungere sostanza in mezzo al campo.
Il Brescia non ne ha più e il Toro, limitandosi a controllare i ritmi e il possesso palla, porta a casa tre punti di platino, senza costringere Sirigu ad ulteriori sofferenze nei minuti conclusivi. Anzi, nei minuti finali Zaza approfditta di una respinta corta di Joronen sulla sventola di Meite per firmare il 3-1. Visto come si era messa, la vittoria ha il sapore di una liberazione per i granata, che adesso si preparano al posticipo di lunedì prossimo, contro l’Inter a San Siro, avendo fatto quello che il copione imponeva, contro la penultima della classe.
Torino – Brescia 3-1
Torino (4-4-2): Sirigu; De Silvestri (43’ Djidji), Lyanco, Nkoulou, Bremer; Verdi (35’ st Lukic), Meite, Rincon, Ansaldi (30’ st Ola Aina); Zaza, Belotti (43’ st Berenguer). All. Longo
Brescia (4-4-2): Joronen; Sabelli, Papetti, Mateju, Martella; Spalek (29’ st Skrabb), Tonali (16’ st Viviani), Dessena (29’ st Ndoj), Bjarnason (16’ st Zmrhal); Donnarumma, Torregrossa (42’ st Ghezzi). All. Lopez
Arbitro: Doveri di Roma
Reti: 21’ Torregrossa, st 3’ Verdi, 13’ Belotti, 41’ Zaza
Ammoniti: Papetti, Tonali, Zaza, Donnarumma