Dopo i dubbi, le polemiche e gli approfondimenti è arrivato: Fca avrà il suo prestito da 6,3 miliardi con garanzia della Sace, dunque dello Stato. Una linea di credito a tre anni, con Intesa Sanpaolo, "destinata - si legge in una nota ufficiale diffusa dal Gruppo - esclusivamente alle attività nazionali del Gruppo e al sostegno delle oltre 10.000 piccole e medie imprese che costituiscono il settore automotive in Italia".
La linea beneficerà dunque - come vuole il Decreto Liquidità del Governo - della garanzia per l’80% di SACE, l’agenzia italiana per il credito all’export e sotto la supervisione del Ministero dell’Economia e Finanze e del Ministero dello Sviluppo Economico. Tutte le erogazioni derivanti dalla linea di credito saranno gestite attraverso conti correnti dedicati, per supportare i pagamenti alle attività di FCA in Italia e ai fornitori italiani di FCA, sostenendo pertanto la ripartenza delle produzioni in Italia e la prosecuzione dei principali progetti di investimento negli impianti italiani del Gruppo e presso i propri fornitori.
Come richiesto a gran voce da più parti, FCA Italia e le società italiane del Gruppo FCA hanno confermato il proprio impegno "nell’implementazione del loro ampio piano di investimenti per l’Italia, gran parte del quale è stato già avviato negli impianti nazionali, un piano che è alla base della trasformazione del settore automotive italiano verso un futuro a basse emissioni, alimentato da veicoli ibridi ed elettrici e sempre più connessi".
Il ruolo di Torino e provincia
Tra le iniziative previste da questo piano, FCA Italy ha recentemente avviato le linee produttive della nuova Fiat 500 elettrica proprio a Torino (così come le Jeep Renegade e Jeep Compass ibride plug-in a Melfi e il completamento della nuova sportiva Maserati MC20 nello storico stabilimento di Modena).
Ma Torino (Grugliasco) sarà protagonista - garantiscono dal Lingotto - anche della messa in produzione delle nuove Maserati GranTurismo e GranCabrio nel polo produttivo di Torino, così come Ghibli e Levante (incluse le versioni ibride).
In Piemonte, sono inoltre stati avviati importanti investimenti presso l’ex stabilimento di Rivalta, per la realizzazione del nuovo centro di distribuzione ricambi del brand Mopar, e nel comprensorio di Mirafiori a Torino, dove FCA realizzerà un impianto di Solar Power Production Units con pannelli fotovoltaici, un centro di assemblaggio di batterie (Battery Hub) e ha avviato il progetto pilota Vehicle-to-Grid, a conferma del suo ruolo guida a livello europeo sul fronte dell’elettrificazione.
I tempi
I principali avvii di produzione saranno scaglionati negli anni 2020 e 2021, per completarsi nel 2022. "La nuova linea di credito - prosegue la nota - che si inserisce nell’ampio programma di FCA per il supporto di una ripresa in sicurezza delle attività in Italia, fa seguito a un periodo senza precedenti, in cui le azioni tempestive messe in atto per mettere al sicuro dipendenti, famiglie e comunità durante l’emergenza da Covid-19, hanno comportato il totale blocco della produzione e delle attività di vendita di FCA in Italia, con un inevitabile impatto sull’intero ecosistema automobilistico italiano.
“Di fronte a una crisi senza precedenti, questo è un esempio dell’Italia che si unisce
per salvaguardare un vitale ecosistema industriale. Il governo, la più grande banca del paese e Fiat Chrysler Automobiles si sono messe al lavoro per assicurare con la loro forza congiunta che l’intero sistema automobilistico italiano possa continuare a giocare il proprio ruolo nella ripartenza dell’economia italiana - dice Pietro Gorlier, Ceo per l’area EMEA di FCA -. Il 100% delle risorse che fanno parte di questo accordo sarà indirizzato al nostro business in Italia, quindi alle migliaia di imprese e alle centinaia di migliaia di lavoratori il cui futuro dipende dal rilancio del nostro intero settore, nel momento in cui noi proseguiamo nella trasformazione e nell’evoluzione verso un domani guidato dai motori elettrici e ibridi”.